Labomar, società nutraceutica quotata all’Aim Italia attiva a livello internazionale, svilupperà l’e-commerce di prodotti nutraceutici in Cina grazie a una partnership siglata con Var Group, controllato da Sesa, società italiana attiva nei servizi informatici e digitali per le aziende, quotata dal 2013 sul segmento Star di Borsa Italiana a seguito della business combination con la Spac Made in Italy 1 e controllato dalla holding ITH, di cui Tamburi Investment Partners ha una quota del 20% circa.
La partnership è finalizzata alla costituzione della newco Labovar (si veda qui il comunicato stampa), controllata da Labomar e partecipata da Var Group, che svilupperà appunto una piattaforma di e-commerce dei prodotti nutraceutici (integratori alimentari, cosmetici e prodotti per il benessere della persona) di Labomar per il mercato digitale cinese per l’offerta. Dello sviluppo della piattaforma di vendita digitale si occuperà Adiacent, società del gruppo Sesa attiva nella customer experience e digital marketing, specializzata su piattaforme digitali di e-commerce e digital marketing di aziende internazionali sul mercato cinese grazie alla storica partnership con Alibaba e la presenza diretta in Cina con un team di dipendenti di madrelingua cinese basate a Shanghai. L’avvio dell’operatività e delle conseguenti prime vendite sono previste nel primo semestre 2022.
La partnership rappresenta un’occasione per interagire con uno dei mercati più grandi al mondo come quello cinese attraverso miniprogrammi, soluzioni social e-commerce proprietarie personalizzate, sviluppate da Adiacent China per primari clienti internazionali. Il team di Adiacent China si è recentemente arricchito di risorse e specializzazioni grazie all’acquisizione di Fireworks, perfezionata nel primo semestre 2021, che ha consentito di raddoppiare la dimensione del capitale umano, con circa 40 risorse di madrelingua cinese ed internazionali basate a Shanghai (si veda qui il comunicato stampa).
Paola Castellacci, ceo di Adiacent, ha commentato: “Adiacent supporterà lo sviluppo internazionale di Labomar, grazie alla forte specializzazione maturata attraverso la partnership strategica con il Gruppo Alibaba e la nostra stabile presenza in Cina, con un team di risorse specializzate basate a Shanghai ed il ricorso alla piattaforma Tmall, marketplace leader in Cina per la vendita al dettaglio online business-to-consumer, di proprietà di Alibaba Group”.
Francesca Moriani, ceo di Var Group, ha dichiarato: “Grazie alla partnership con Labomar proseguiamo nel nostro compito di supportare le imprese italiane ed europee nel portare i prodotti di eccellenza in uno dei maggiori mercati digitali mondiali come quello cinese, arricchendo le nostre competenze e specializzazioni su un settore industriale con forti prospettive di crescita”.
Alessandro Fabbroni, ceo di Sesa, ha spiegato: “Proseguiamo il nostro percorso di crescita sostenibile abilitando la trasformazione digitale delle imprese italiane ed europee. La partnership con Labomar, un’impresa italiana orientata alla crescita sostenibile ed internazionale, è un esempio di come il Gruppo Sesa, grazie ai continui investimenti in competenze ed innovazione, sostenga primari clienti industriali nelle fasi cruciali del proprio percorso di sviluppo sui mercati digitali esteri, in particolare su quello cinese, il maggiore a livello globale, mettendo a fattor comune le specializzazioni recentemente integrate nel Gruppo grazie all’acquisizione di Fireworks”.
Sesa sta conducendo un’aggressiva campagna di m&a. Tra le ultime operazioni, ricordiamo che nel maggio scorso tramite Var Group ha rilevato il 55% della torinese Addfor Industriale, specializzata in Artificial Intelligence e data science per i settori industriali del made in Italy (si veda altro articolo di BeBeez). Nello stesso mese, tramite la controllata Computer Gross spa, è salita dal 19 al 70% della società che fornisce servizi di assistenza per il risparmio energetico PM Service srl (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso aprile Sesa ha inoltre annunciato tre distinti accordi vincolanti per l’acquisizione rispettivamente del 63,1% di IFM Infomaster; del 60% di Digital Storm e del 51% di Tecnikè srl (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dicembre scorso Sesa aveva rilevato il 55% di Palitalsoft, che sviluppa software per le pubbliche amministrazioni, dalla famiglia Cimarelli (si veda altro articolo di BeBeez).
La crescita per linee esterne è stata agevolata anche dall’ingresso di Tamburi Investment Partners (TIP) con il 15% nel capitale di ITH spa, holding di controllo di Sesa con il 52,8%, nel luglio 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Nel giugno 2020 TIP è poi salita al 20,6% (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che gli azionisti di Sesa nel gennaio scorso hanno avviato il percorso di certificazione B Corp, che permetterà di valutare e misurare l’impatto del gruppo in materia di sostenibilità, al fine di rispettare i principali standard ESG (si veda qui il comunicato stampa). Il gruppo, ha chiuso l’esercizio 2020 (in realtà chiuso a fine aprile 2021) con ricavi per oltre 2 miliardi (+14,1% anno su anno) e un ebitda consolidato di 126 milioni (+33% sull’esercizio precedente) e una liquidità netta consolidata rettificata di 154 milioni contro i 72 dell’esercizio precedente (si veda qui il comunicato stampa).
Quanto a Labomar, fondata da Walter Bertin nel 1998 a Istrana (Treviso), è un CDMO (Contract Development and Manufacturing Organization), ossia società specializzata nello sviluppo e produzione di integratori alimentari, dispositivi medici, alimenti a fini medici speciali e cosmetici per conto terzi. Il suo team di ricerca lavora per creare, sviluppare e realizzare prodotti ad alto valore aggiunto nel campo della nutraceutica, con una particolare vocazione all’innovazione. Molti integratori prodotti da Labomar si avvalgono di tecnologie proprietarie in grado di aumentare la biodisponibilità degli attivi, modularne l’assorbimento gastrointestinale e migliorarne il gusto. L’azienda vanta un dipartimento di ricerca e sviluppo strutturato e all’avanguardia, una squadra commerciale in grado di rispondere tempestivamente alle richieste del mercato e un’elevata differenziazione di prodotto, anche grazie ai brevetti e formule proprietarie.
Nel gennaio 2019 Bertin, tramite la sua Lab Holding srl, era tornato a controllare al 100% l’azienda, riacquistando la quota che era in portafoglio a Neuberger Berman (si veda altro articolo di BeBeez), che a sua volta aveva rilevato la partecipazione in Labomar nel pacchetto di partecipazioni acquisite da Fondo Italiano d’Investimento sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Il FII aveva investito 3 milioni di euro nel 2012 per il 29,33% del capitale sociale (si veda qui il comunicato stampa di allora). Nell’ottobre 2020, poi, la società si era quotata all’Aim Italia a seguito del collocamento da parte di Bertin del 19,9% delle azioni. Lo scorso agosto, poi, Joh. Berenberg, Gossler & Co. KG, gestore tedesco di fondi aperti, ha acquisito il 3,79% di Labomar (si veda qui il comunicato stampa) dallo stesso Bertin, che tramite LBM Holding ha ceduto 700 mila azioni dell’azienda al prezzo di 12,70 euro ciascuna per un controvalore di circa 8,89 milioni di euro.
Anche Labomar da allora ha condotto una serie di acquisizioni. L’ultima, annunciata nel luglio scorso, ha riguardato il 63% del Gruppo Welcare, composto da Welcare Industries spa e Welcare Research srl, aziende produttrici di dispositivi medici dedicati alla cura della pelle, con sede ad Orvieto (si veda qui il comunicato stampa). Nel novembre 2019, invece, la società aveva acquistato il 100% di Enterprises ImportFab, società canadese con sede a Montréal che opera nel mercato farmaceutico, cosmetico e nutraceutico nord-americano. L’operazione era stata condotta in partnership con Simest, che aveva acquisito una quota di minoranza del capitale della società canadese (si veda altro articolo di BeBeez).
Proprio l’acquisizione di ImportFab aveva fatto fare un balzo di fatturato a Labomar nel 2020, che aveva chiuso il bilancio con ricavi consolidati di 61,1 milioni di euro, in aumento dai 48,3 milioni del 2019 (si veda qui il comunicato stampa). Il fatturato della sola Labomar nel 2020 è invece stato di circa 51,8 milioni di euro (+10,2% dal 2019).