Equita Capital sgr, l’asset management company del gruppo Equita, specializzata nella gestione di asset alternativi, e Cordusio sim, boutique del gruppo Unicredit dedicata al wealth management, hanno annunciato il primo closing, a 50 milioni di euro, della raccolta di Equita Smart Capital Eltif, fondo di private equity focalizzato su piccole e medie imprese italiane e classificato come PIR alternativo (si veda qui il comunicato stampa e qui il KID), lanciato lo scorso giugno (si veda altro articolo di BeBeez).
La raccolta iniziale ha superato abbondantemente la soglia necessaria per un primo closing (fissata a 30 milioni), grazie anche all’adesione di un primario investitore istituzionale. Cordusio sim, che ha supportato la sgr nella strutturazione del prodotto, ha agito in qualità di primo collocatore. Equita prosegue ora le attività di fundraising anche con altri selezionati collocatori. In particolare, tra questi c’è Allfunds Bank per la distribuzione agli investitori al dettaglio.
Ricordiamo che l’obiettivo massimo di raccolta del veicolo è di 140 milioni di euro. Il fondo avrà una durata complessiva di 8 anni a partire dalla data del primo closing e un periodo di investimento di 4 anni. Il ritorno obiettivo in termini di internal rate of return (IRR) è stimato tra il 12 e il 14% lordo annuo, ovvero un multiplo sul capitale investito di circa 1,8 volte, calcolato sulla durata complessiva del fondo.
Il nuovo Eltif investirà prevalentemente in piccole e medie imprese private, nonché in aziende quotande o quotate, quest’ultime con una capitalizzazione di mercato inferiore a 500 milioni di euro e comunque nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa dei Pir alternativi. La strategia di investimento prevede che tra il 60 e il 70% delle disponibilità del fondo sia investita in pmi italiane non quotate (private equity, preferibilmente con partecipazioni di minoranza qualificata e selettivamente di maggioranza); il 20-35% del fondo investa in titoli azionari quotati (public equity); il restante 5-10% in titoli obbligazionari liquidi (public debt).
Tale strategia permetterà di cogliere in maniera opportunistica le migliori condizioni di acquisto offerte dagli asset quotati e non. L’Eltif valuterà anche possibili operazioni di coinvestimento in pmi al fianco di altri primari operatori finanziari con l’obiettivo di investire in società di maggiori dimensioni.
Stefano Lustig, co-responsabile Alternative Asset Management di Equita Capital sgr, e Rossano Rufini, responsabile Private Equity dell’sgr, promotori dell’iniziativa, hanno commentato: “I risultati raggiunti finora nella raccolta di Equita Smart Capital – Eltif dimostrano che gli Eltif sono lo strumento giusto per veicolare il risparmio privato verso l’economia reale. La loro diffusione non può che alimentare questo circolo virtuoso a beneficio di tutti. Inoltre, la strategia del fondo di investire nelle piccole e medie imprese italiane è un modello condiviso ed inclusivo”.
Matteo Ghilotti, amministratore delegato di Equita Capital sgr, ha aggiunto: “Equita Smart Capital Eltif è una iniziativa strategica perché arricchisce la nostra offerta di soluzioni d’investimento in PMI domestiche indirizzata sia alle istituzioni che agli investitori retail, quest’ultimi raggiunti grazie a selezionati partner come Cordusio per una distribuzione efficace e consapevole”.
Manuela D’Onofrio, responsabile della struttura Group Investment Strategy di UniCredit e Head of Investments & Solutions di Cordusio SIm, ha sottolineato: “In contesti di mercato in cui gli strumenti obbligazionari non possono più essere una parte preponderante del portafoglio, se vogliamo ottenere rendimenti positivi, consigliamo ai clienti di introdurre nel proprio portafoglio strategie di investimento positivamente correlate con l’economia reale. Questo Eltif, come tutti gli strumenti di Private Market, rientra appunto nella tipologia di investimento “mission/goal-shaped” che condividiamo con i nostri clienti. Senza dimenticare il grande vantaggio virtuoso di Equita Smart Capital – ELTIF che consente di allocare il risparmio in attività produttive del nostro Paese in grado di facilitare la ripresa, creare occupazione e determinare un impatto sociale positivo. Obiettivi condivisi da UniCredit che, con programmi mirati, prosegue nel suo impegno in prima linea a supporto delle imprese italiane e dell’economia reale”.
Ricordiamo che Cordusio sim aveva collaborato anche con Muzinich nel marzo 2019, quando l’asset manager Usa aveva ha strutturato il suo primo Eltif di private debt con focus europeo Firstlight Middle Market Eltif (si veda altro articolo di BeBeez). In quell’occasione Cordusio sim aveva assicurato a Muzinch una massa critica minima dalla quale partire per poter strutturare in maniera efficiente il fondo, che era stato quindi distribuito dalle strutture di Unicredit in Italia e in Germania. Successivamente sono poi stati stabiliti accordi con altri distributori in altri paesi europei e il fondo ha poi chiuso la raccolta nel dicembre 2019 a quota 450 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).