Nel giorno del lancio del nuovo logo, che verrà utilizzato a partire dalla stagione sportiva 2021/22, FC Inter a valle del Consiglio di amministrazione di ieri, ha reso noti i risultati semestrali al 31 dicembre 2020, che hanno evidenziato a livello consolidato “una perdita di Euro 62,7 milioni, al confronto di una perdita di Euro 32,7 milioni ottenuta nello stesso periodo del precedente esercizio fiscale”. Lo si legge In una nota pubblicata dall’ANSA. Il bilancio al 30 giugno 2020 si era a sua volta chiuso con una perdita che è stata “solo” di 100 milioni grazie alla plusvalenza incassata per la vendita di Mauro Icardi (si veda altro articolo di BeBeez).
La squadra neroazzura nella nota sulla semestrale ha comunque sottolineato che “le perdite sono quindi risultate contenute, considerando la pandemia globale, e dovute principalmente all’azzeramento dei ricavi da stadio rispetto al dato del semestre comparativo dell’anno precedente a causa della disputa delle partite casalinghe della presente stagione a porte chiuse. Ad influire sulle perdite anche l’aumento del monte ingaggi riguardante il personale tesserato”. Detto questo, “la proprietà ha ribadito che continuerà a garantire al Club il mai mancato supporto finanziario“.
A questo proposito, nella semestrale dalla controllata al 100% Inter Media and Communication spa (si veda qui la presentazione agli analisti e qui la semestrale completa), unico amministratore e gestore dei settori media, broadcasting e delle sponsorizzazioni di FC Inter ed emittente del bond da 375 milioni di euro in scadenza nel 2022, si legge che “nell’ambito della gestione della struttura del capitale e della liquidità, l’azienda e la nostra proprietà sono in trattative per trovare una serie di soluzioni in proposito. Mentre Suning ha confermato il proprio impegno a supportare finanziariamente il club con o senza un supporto addizionale esterno, è anche importante e prudente guardare all’esterno. Tenendo presente questo, Suning ha nominato degli advisor chiave in Asia che lavorano al suo fianco per trovare dei partner adeguati, sia questo sul fronte dell’equity o in altre forme. A questo proposito restano aperte trattative con partner potenziali”.
Ricordiamo che il bond da 375 milioni è quotato alla Borsa del Lussemburgo ed era stato emesso da Inter Media and Communication in una prima tranche da 300 milioni nel 2017 (si veda altro articolo di BeBeez) e in una seconda tranche da 75 milioni lo scorso agosto 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Il rifinanziamento del bond è una delle ragioni, ma non l’unica, per le quali l’attuale socio di maggioranza, il colosso cinese Suning, sta cercando un nuovo investitore (si veda (si veda altro articolo di BeBeez). Come si evince dai conti, FC Inter, infatti, ha bisogno di nuova finanza per supportare il circolante in questo periodo di grande difficoltà.
Ricordiamo che BC Partners lo scorso anno aveva siglato un contratto di esclusiva a trattare che ormai è scaduto, sebbene le trattative siano ancora aperte. In lizza ci sono poi il fondo svedese EQT, gli americani Arctos Sports Partners e Ares Management Corporation e il fondo sovrano di Singapore, Temasek Holdings, ma si parla anche di Fortress. Quest’ultimo, peraltro, è un investitore specializzato in debito e quindi potrebbe essere il candidato migliore per affiancare nell’operazione un private equity o un fondo sovrano. Su quest’ultimo fronte pare particolarmente interessato al deal il Public Investment Fund (PIF) of Saudi Arabia, fondo sovrano con circa 400 miliardi di dollari di asset in gestione (si veda altro articolo di BeBeez), ma si parla da tempo anche di Mubadala, uno dei fondi sovrani dei Abu Dhabi.
FC Inter oggi fa capo al gruppo cinese Suning, tramite Great Horizon sarl (68,55%), al fondo LionRock Capital, tramite International Sports Capital spa (31,05%), e ad azionisti di minoranza (0,40%). A FC Inter fanno capo, oltre a l 100% di Inter Media and Communication (per il 55,61% direttamente e per il 44,39% attraverso la controllata Inter Brand srl), anche il 50% di M-I Stadio srl, la società che gestisce le attività dello Stadio San Siro, di cui il Milan possiede l’altro 50%; e il 100% di Inter Futura srl, la società che gestisce Inter Campus, il programma di Corporate Social Responsibility (CSR) dell’Inter.
Tornando ai conti, la semestrale di Inter Media and Communication ha evidenziato ricavi media diretti e da sponsorship in crescita a 52,2 milioni (da 38,3 milioni) e ricavi media indiretti relativi al campionato di serie A per 80,6 milioni e relativi alla UEFA per 60,8 milioni per un totale di 149,4 milioni di euro di diritti tv (da 121,4 milioni) a cui si aggiungono poi altri ricavi minori, il tutto per ricavi di 202,3 milioni nel semestre (da 160,9 milioni). Il miglioramento dei conti della MediaCo, si legge nella semestrale, è stato dovuto però allo slittamento dell’ultima parte della stagione 2019-2020 ai primi due mesi dell’anno fiscale che terminerà il prossimo 30 giugno 2021, dovuto all’emergenza Covid-19, e il conseguente slittamento dell’inizio ufficiale della stagione 2020-2021 dal 1° luglio 2020 al 1° settembre 2020. Su base pro-forma, quindi, i ricavi complessivi dei sei mesi sarebbero stati soltanto di 164,2 milioni, quindi poco più alti di quelli della stagione precedente.