di Francesca Vercesi
L’israeliana Sharon Laboratories, controllata dal fondo di private equity con sede a Tel Aviv Tene Investment, ha acquisito Res Pharma Industriale (RPI), società chimica italiana con sede a Trezzo sull’Adda, specializzata nella ricerca, innovazione e produzione di ingredienti speciali per la cura della persona (si veda qui il comunicato stampa di Sharon Laoratories). A vendere è stato il fondatore Agostino Facchini.
Sharon Laboratories, con sede ad Ashdod, a 70 km da Gerusalemme, è leader globale nelle soluzioni per la conservazione dei prodotti cosmetici e per la cura della persona. Fondata nel 1977 da Danny Sommerfeld, l’azienda è controllata dal 2017 da Tene Investment Funds, specializzato nell’investimento in aziende innovative e ad alta crescita con circa un miliardo di dollari di asset in gestione, e fa capo per il resto del capitale al presidente Assaf Burstein. Attiva in Europa dal 2019 e negli Stati Uniti dal 2021, Sharon oggi impiega più di 100 persone in tutto il mondo e commercializza soluzioni conservanti ecologiche sotto vari marchi.
Sharon nell’operazione è stata assistita Gianni & Origoni. Fineurop Soditic ha agito nel ruolo di financial advisor. La parte venditrice è stata assistita dal financial advisor Pro-Activa e da FVF Associati per gli aspetti contrattuali.
L’acquisizione di RPI, la cui tecnologia, ricerca e sviluppo e attività operative saranno integrate nella divisione Personal Care di Sharon Laboratories, dovrebbe essere chiusa entro la fine del corrente mese. Con RPI, Sharon mira ad ampliare e diversificare il portafoglio di ingredienti cosmetici e a posizionarsi come partner chiave a livello globale per la cura della persona (in particolare per l’industria delle salviettine umidificate).
Fondata nel 2004, RPI ha una base di clienti globale per ingredienti funzionali ecologici, come testurizzanti, emulsionanti, tensioattivi e solubilizzanti, soluzioni intelligenti per segmenti specifici. Negli anni ha consolidato la reputazione di azienda produttrice di cosmetici innovativi e naturali. Ogni scelta è guidata da un approccio green allo sviluppo dei prodotti (approvati da Ecocert, Cosmos, Nature) e dall’impegno sulla sostenibilità (membro RSPO). L’azienda nel 2020 ha fatturato 8,4 milioni di euro con un ebitda di circa 800 mila euro.
Secondo Naama Eylon, direttore generale di Sharon Laboratories, un portafoglio più ampio e diversificato di ingredienti cosmetici oltre a quelli per la conservazione rafforzerà ulteriormente il raggio d’azione e la posizione globale di Sharon come fornitore leader di soluzioni specifiche per l’industria cosmetica. “Sharon e RES Pharma sono una coppia perfetta, sui piani strategico e culuturale ”, ha affermato.
Agostino Facchini, fondatore e presidente di Res Pharma Industriale, è ottimista sul potenziale della nuova organizzazione. “RES Pharma Industriale è un’azienda consolidata con solide radici, che ha continuato a crescere e a svilupparsi nel corso degli anni. Questa è più di una transazione, per me sono due famiglie che si riuniscono”, conclude.