di Francesca Vercesi
Venerdì scorso con la girata delle azioni è stato ufficializzato l’acquisto dell’azienda metalmeccanica lucchese Tecno Paper di Marlia (Lucca), specializzata nella produzione di attrezzature e macchine per cartiere, da parte del gruppo Paper Board Alliance, holding che comprende Cartiera dell’Adda e Industria Cartaria Pieretti (ICP), aziende produttrici di carta e cartoncini 100% riciclati nei rispettivi stabilimenti di Lecco e di Marlia (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, l’accordo prevede il mantenimento del 30% della società nelle mani di due dei soci fondatori di Tecno Paper, Claudio Ferrari e Paolo Baldaccini, con il 15% ciascuno, e l’acquisizione del 70% da parte di Paper Board Alliance (PBA).
Paper Board Alliance è stata assistita nell’operazione dallo studio legale Gattai, Minoli, Partners, mentre Ceresio Investors (gruppo bancario svizzero con sede anche a Milano e Londra), ha affiancato come financial advisor i soci venditori e Tecno Paper e ha seguito tutti gli accordi riguardanti i soci che rimarranno nella compagine azionaria.
Tecno Paper, notevolmente cresciuta negli anni, oggi conta circa 60 dipendenti e nel 2020 ha fatturato circa 9,4 milioni di euro, generando un ebitda di 400 mila euro a fronte di un debito netto di circa 2,5 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Con questa operazione PBA prosegue nel suo percorso di crescita, dopo l’acquisizione dell’80% di ICP nel luglio 2018 e quella di Tubicom, tramite ICP, nel gennaio 2020. È poi del 2020 la costituzione della holding operativa che, oltre a detenere le partecipazioni, offre alle società del gruppo servizi qualificati in ambito finanziario e amministrativo, tecnico, logistico, commerciale e IT. Il Gruppo PBA ha chiuso il 2021 con un organico di 250 persone, una produzione 320.000 tonnellate di carta prodotta, un fatturato consolidato stimato in circa 130 milioni di euro e volumi in forte crescita. Oltre ai centri produttivi di Lecco e Marlia (Lucca) possiede tre società operative: una specializzata nell’acquisto della materia prima, un centro taglio e logistico nel Lodigiano, una subsidiary per la gestione dei rifiuti.
Dallo scorso dicembre la holding che fa capo alla famiglia Cima possiede la totalità del capitale del gruppo cartario PBA, a seguito della vendita dell’ultima sua quota del 3,3% da parte di Tiziano Pieretti (detenuta attraverso Clever Hub srl), che ha contestualmente lasciato tutti gli incarichi nei consigli di amministrazione del gruppo (si veda qui il comunicato stampa). Nel luglio 2018 la famiglia Cima aveva infatti acquisito l’80% di Industria Cartaria Pieretti, con Tiziano Pieretti, che aveva mantenuto il 20% dell’azienda familiare per poi via via ridurre la partecipazione.
In occasione dell’acquisizione di Tecno Paper, Giuseppe Cima, presidente di Paper Board Alliance, ha detto che l’obiettivo del gruppo per i prossimi anni è di continuare a crescere: “Vogliamo farlo sia attraverso operazioni orizzontali, ovvero acquisendo altre cartiere per poter specializzare gli stabilimenti con conseguenti vantaggi di costi e di qualità, sia attraverso operazioni verticali, ovvero tramite progetti di integrazione con la supply chain basati sull’aumento della nostra capacità innovativa e dello sviluppo tecnologico, da sempre cardini della nostra attività. L’operazione con Tecno Paper si inserisce bene in questo quadro perché ci consente di fare un ulteriore salto di qualità assicurandoci l’assistenza di un partner tecnologico qualificato in grado di offrire soluzioni sempre più su misura, evitando al contempo il rischio di vederlo acquisito da un grande player impiantistico straniero che ne possa snaturare le peculiarità”.
Sempre Cima ha spiegato: “Tecno Paper opererà in piena autonomia, sotto la salda guida di Paolo Baldaccini, che avrà il ruolo di presidente e amministratore delegato. Il nostro proposito è quello di garantire a Tecno Paper le condizioni affinché possa continuare la crescita sul mercato, aumentando la qualità dei servizi offerti e la gamma dei macchinari realizzati per conto dei propri clienti”, continua Cima. Con l’ingresso nel Gruppo Tecno Paper potrà beneficiare delle competenze manageriali già presenti nella nostra organizzazione e delle esperienze delle nostre cartiere in materia di progettazione impiantistica. Inoltre, potrà avvalersi del supporto finanziario, amministrativo e legale da parte della Holding del Gruppo, importante per superare in scioltezza le ciclicità del mercato”.
Paolo Baldaccini ha ricordato: “L’incontro con PBA è avvenuto quando ci siamo trovati a fare per loro il progetto di una nuova ribobinatrice: abbiamo fatto lo studio, la macchina è piaciuta, l’abbiamo installata e ci siamo confrontati per l’avvio e l’installazione. Da qui è nata questa collaborazione che si è rafforzata nel tempo fino ad arrivare alla partecipazione di PBA nella Tecno Paper”.