Tre Zeta Group srl, leader nella produzione di suole di lusso per sneakers e calzature eleganti, controllato da Koinos Capital sgr attraverso il fondo Koinos Uno, ha acquisito l’intero capitale di Stil Stampi snc, società di San Miniato (Pisa) che dal 1973 produce stampi in alluminio per suole. A vendere sono i Luca Longhin, Stefano e Roberto Vettorato, che continueranno a ricoprire posizioni chiave all’interno del gruppo (si veda qui il comunicato stampa).
Stil Stampi, con sede ad Arzergrande (Padova), a meno di venti chilometri dalla sede veneta del Gruppo Tre Zeta e una lunga tradizione nel mondo della calzatura, è il principale fornitore di stampi del gruppo con cui collabora da oltre vent’anni.
Si tratta del primo add-on per Tre Zeta, dopo che Koinos Capital ne ha acquisito il 66,8% circa un anno fa. A vendere le quote erano stati i soci Walter Zappolini, Stefano Panicucci, Alessandro Pellegrino, Carlalberto e Dorella Pozzolini (si veda altro articolo di BeBeez).
Con sede a San Donato (Pisa), Tre Zeta è stata fondata nel 1967 da Gianni Zanoboni e Ademaro Zappolini. Il gruppo è nato nel 2007, a valle delle acquisizioni di due piccole realtà: F.a.s.e. e Suolificio Veronica. Tre Zeta ha poi rilevato altre aziende del settore tra cui Brentasuole da Rossimoda (gruppo LVMH) nel 2018 (si veda La Conceria), Tre Esse nel 2020 e Lasertac. Conta cinque stabilimenti produttivi, in cui realizza circa tre milioni di suole all’anno, utilizzando macchine innovative per la stampa 3D, fondamentali per lo sviluppo rapido dei prototipi per i propri clienti. Il gruppo conta 230 dipendenti diretti in Italia e 120 in Tunisia e ha chiuso il 2021 con 37,7 milioni di ricavi, un ebitda di 2,9 milioni e un debito finanziario netto di 10,7 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
“Stil Stampi è il primo passo del progetto di aggregazione industriale, che abbiamo subito condiviso con gli imprenditori”, ha spiegato Marco Morgese, co-fondatore di Koinos Capital, che ha aggiunto: “Entro la fine dell’anno contiamo di completare ulteriori acquisizioni che porteranno il gruppo a chiudere il 2022 con un fatturato di oltre 70 milioni di euro, in crescita del 75% rispetto al 2021. Il percorso di aggregazione continuerà anche il prossimo anno. Il nostro obiettivo è chiudere il 2023 con un fatturato di oltre 100 milioni di euro, posizionando Tre Zeta come principale operatore del settore”.
Stefano Panicucci, fondatore del Gruppo Tre Zeta, a sua volta ha commentato: “Sono entusiasta di questo primo passo verso la realizzazione del progetto industriale definito con Koinos. Vogliamo fare in modo che Tre Zeta possa garantire ai propri clienti un’offerta integrata a 360°, che comprenda non solo TPU e pelle, ma anche EVA e poliuretano, oltre alle lavorazioni speciali.”
Fabrizio Mecheri, nuovo ceo del gruppo, già shoes director di Valentino, ha aggiunto: “In un contesto di mercato in cui il servizio offerto ai brand la fa da padrone, diventa fondamentale per un terzista essere in grado di garantire prodotti eccellenti minimizzando i tempi di consegna e offrendo uno sviluppo proattivo nelle fasi di prototipazione e industrializzazione. Dopo l’ingresso di Koinos e l’inaugurazione di un nuovo stabilimento interamente dedicato al segmento sneaker, dotato di impianti all’avanguardia e di un sistema di riciclo degli scarti industriali completamente integrato, con questa prima acquisizione il gruppo punta a consolidare il rapporto con i propri clienti internalizzando una delle fasi più critiche dell’intero ciclo produttivo”.
L’acquisizione del controllo di Tre Zeta era stato il primo deal per Koinos Capital, condotto come detto sopra dal fondo Koinos Uno. Successivamente, lo scorso marzo, il fondo, in qualità di lead investor, insieme a HAT sgr, attraverso il fondo HAT Technology & Innovation, hanno acquisito la quota di maggioranza di Platum, specializzata in mobilità elettrica urbana, per un valore di circa 57 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso ottobre, poi, il fondo ha rilevato la maggioranza di Rosa Ermando, azienda produttrice di macchine rettificatrici, per sostenerne la futura crescita (si veda altro articolo di BeBeez). Koinos Uno, lanciato lo scorso anno e ora in fase conclusiva del fundraising, punta a una dotazione complessiva di circa 150 milioni di euro.
Koinos Capital è la ex joint venture tra Anthilia sgr e Augens Capital lanciata nel marzo 2018 (si veda altro articolo di BeBeez) ma mai decollata, e che nel luglio 2019 era stata comprata da Gianni Mion (ex top manager dei Benetton e presidente di Edizione, la holding della famiglia Benetton) e Carmine Meoli (ex consigliere di Autogrill), insieme a Marco Airoldi (ex ad e dg del gruppo Benetton), Francesco Fumagalli (figlio di Beppe e oggi anche attivo investitore in startup, per esempio in Cantieri Digital Medtech, in Will e in Pasta Evangelist), Matteo Manfredi e Cristiano Cirulli e poi ribattezzata appunto Koinos Capital (si veda altro articolo di BeBeez), con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di aziende italiane familiari eccellenti di fatturato compreso tra i 20 e i 100 milioni di euro e sostenerne i processi di aggregazione e di consolidamento settoriale (buy and build).
Nel luglio scorso 2021 Beppe Fumagalli, ex proprietario, insieme al fratello Aldo, dell’iconica azienda di elettrodomestici Candy, ha acquisito la maggioranza relativa della sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, Fumagalli ha comprato il 31,5% della sgr in mano a Mion e il 7,5% di Meoli, diventandone così il primo azionista, dopo l’ok della Banca d’Italia al passaggio delle azioni, arrivato lo scorso 23 giugno. Contestualmente Mion e Meoli hanno ceduto a Fumagalli anche le rispettive quote nel fondo (a eccezione di alcune quote B) e si sono dimessi dalle rispettive cariche di vice-presidente e di amministratore con deleghe della società, con conseguente totale disimpegno rispetto alle posizioni primai ricoperte.