Lynx spa, system integrator specializzato nella progettazione e realizzazione di soluzioni tecnologiche a supporto di grandi aziende nel settore utility, di banche, assicurazioni e pubblica amministrazione, dallo scorso novembre 2021 partecipato al 49,99% dal fondo FSI, guidato da Maurizio Tamagnini (si veda altro articolo di BeBeez), ha chiuso la sua terza acquisizione in pochi mesi. Questa volta si tratta di PIC Servizi per l’Informatica srl, società attiva dal 1990 e specializzata nella consulenza e nei servizi informatici, di cui Lynx ha comprato il 60% del capitale.
I soci attuali, cioé Calma srl (di Marco Pisa e Cristina Quarleri, al 48,5%), Effebi srl (di Claudio Bonissone e Maria Patrizia Marione, al 48,5%) e gli altri soci di minoranza, manterranno il restante 40%, reinvestiranno parte dei proventi in Lynx e manterranno le deleghe operative. PIC, che ha sede ad Arezzo e uffici a Milano, Torino, Roma e Londra, opera con oltre 200 risorse e ha chiuso il 2021 con 18,8 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 6,1 milioni e liquidità netta per 2,8 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Nell’operazione Lynx è stata assistita da Mediolanum Investment Banking, dallo studio legale Dla Piper e da Kpmg per la due diligence finanziaria, mentre PIC è stata assistita da Ethica Group.
Lo scorso maggio, invece, Lynx aveva acquisito il 90% del capitale di Double Consulting srl, società con sedi a Roma e Milano e un expertise consolidato nell’offerta di consulenza di business e di processo e di consulenza nei servizi di IT e outsourcing ai settori bancario, assicurativo e delle utilities (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere è stato il gruppo franco-tedesco Expleo (nato nel 2018 dalla fusione tra Assystem Technologies e SQS), mentre il fondatore e ceo Francesco Rosetti, che è rimasto alla guida della società, ha incrementato la propria partecipazione al 15% dal precedente 10%. A dicembre 2021, invece, Lynx aveva acquisito la toscana Insurance Online, con gli imprenditori venditori che anche in quel caso sono stati portati a bordo del gruppo (si veda altro articolo di BeBeez, ndr).
Grazie a questa acquisizione Lynx chiuderà il 2022 con circa 100 milioni di euro di ricavi e oltre mille dipendenti. Ricordiamo che Lynx aveva chiuso il 2020 con 40 milioni di euro di ricavi consolidati un ebitda di 6,9 milioni e un debito finanziario netto di 10,9 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente), ma che, in occasione dell’ingresso nel capitale da parte di FSI lo scorso novembre 2021, il ceo Matteo Moretti aveva dichiarato a BeBeez: “A fine anno chiuderemo con 50 milioni di euro di ricavi e un ebitda di 10 milioni, ma l’anno prossimo conto già di moltiplicare i numeri per due, considerando una crescita organica del 20% e almeno un’acquisizione. Partiremo con il rafforzarci in Italia per poi andare a investire anche all’estero, iniziando dai paesi dove siamo già più presenti, cioé Spagna e Brasile. L’idea è comprare sia aziende che abbiano clienti che noi ancora non abbiamo sia aziende che hanno risorse umane con grandi competenze tecnologiche”. Un progetto che porterà Lynx a raggiungere l’obiettivo dei 500 milioni di fatturato nel giro di pochi anni (si veda altro articolo di BeBeez).