Midolini F.lli spa, eccellenza friulana del Nord Est italiano attiva dal 1950 nei servizi speciali di sollevamento, movimentazione, carico e scarico in ambito portuale e della logistica integrata, controllata dalla famiglia PIttini e partecipata al 43,66% dal 2022 da Smart Capital e VSL Club (si veda altro articolo di BeBeez), da inizio anno si è trasformata in holding, diventando Midolini Group, e, attraverso la controllata Midsea srl, ha acquisito Gruppo Servizi Trieste, società impegnata nei settori di trasporto, movimentazione e manipolazione di merci in ambito portuale. Nata nel 2013, la società ha una posizione di leadership negli scali giuliani per quanto riguarda lo sbarco e l’imbarco di merci rinfuse, ed era sinora controllata al 90% dall’amministratore delegato Giorgio Sferch e partecipata al 10% da Antonio Dekovic. L’azienda, che conta una novantina di dipendenti, ha chiuso il 2022 con 9,1 milioni di ricavi, un ebitda di 1,9 milioni e un debito fianziario netto di 2,5 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
L’acquisizione è la prima di una serie: l’azienda guidata dall’amministratore delegato Giacomo Pittini ha infatti fatto sapere che da qui in avanti, “l’obiettivo è di consolidarsi e a svilupparsi negli scali del Friuli Venezia Giulia e non solo”. Il gruppo, che supererà quest’anno i 400 dipendenti, prevede di arrivare infatti a 55 milioni di euro di fatturato a fine 2024, dopo aver raggiunto i 45 milioni nel 2023, con una crescita di oltre il 40% dai 31 milioni del 2022.
“Abbiamo volutamente fatto entrare Smart Capital proprio per continuare il percorso di crescita ormai ben avviato da anni”, spiega a BeBeez Pittini. L’obiettivo è proprio quello di supportare l’azienda in una fase di crescita, senza escludere, più avanti, una quotazione del gruppo sul mercato Euronext Growth Milan.
Tornando alla riorganizzazione del gruppo, alla nuova holding fanno ora capo, come detto Midsea (attività terminalistica), Midway (logistica), Midoff e, dal prossimo aprile, anche MidLIft (Tech2Lift, sollevamento e trasporti).
In particolare, a proposito dell’attività terminalistica, i traffici hanno un outlook più che buono, considerato che nel corso dell’anno dovrebbero essere movimentate più di 3 milioni di tonnellate fra Trieste, Porto Nogaro e Monfalcone. Midsea è l’unica società che opera in banchina a essere presente in tutti i porti regionali. Monfalcone sembra essere lo scalo destinato a dare maggiori soddisfazioni. Ma ci sono degli aspetti da risolvere. “A Monfalcone trattiamo soprattutto il settore siderurgico. Monfalcone è porto attrattivo e quindi serve pescaggio e servono treni per lo sviluppo dei traffici. Lo scalo fa ormai parte della filiera logistica, non è più solo un luogo di sbarco e imbarco per le merci”, spiega Pittini.
A Porto Nogaro, invece, il gruppo è attivo nel mondo terminalistico dal secondo semestre del 2023 e “aspettiamo i rilievi batimetrici e poi l’ordinanza, determinante per i nuovi traffici e per aumentare ciò che si fa adesso. Per lo sviluppo dell’attività è necessario un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. La Regione ha stanziato una cifra consistente per la manutenzione del canale e l’Aussa Corno è una delle aree più importanti del territorio, con realtà locali e internazionali di altissimo standing che hanno bisogno del porto”, conclude il manager. Le attività principali riguardano l’importazione di materie prime alla rinfusa e poi il siderurgico, ma anche il traffico dall’Austria e l’ export di pannelli mdf (ovvero fibre di legno e resina) dalle industrie locali.
Ricordiamo infine che Midolini da pochi mesi partecipa anche al nuovo consorzio WindMed7 (attivo nel business dell’offshore eolico) con Augustea, Isla e Intergroup. “C’è stata l’opportunità di poterci muovere nel mondo dell’eolico offshore e quindi abbiamo voluto essere presenti prima di altri per poter portare la nostra esperienza. Il tema riguarda più la parte di sollevamento. Del resto la nostra competenza parte proprio dal project cargo”, continua il manager.