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Il 20 marzo sono scaduti i termini di 90 giorni di lock up che i fondi di private equity azionisti di Moleskine, Syntegra Capital Partners e Index Ventures Growth, si erano dati dopo che lo scorso novembre avevano iniziato a cedere sul mercato quanto restava delle loro partecipazioni nel gruppo produttore e distributore dei noti taccuini (si veda altro articolo diBeBeez). dopo la quotazione della primavera 2013 (si veda altro articolo diBeBeez). I due fondi avevano investito in Moleskine nel 2006.
I due fondi lo scorso novembre avevano ceduto complessivamente il 7% del capitale di Moleskine, con Appunti sarl (che fa capo a Syntegra e che risulta in liquidazione volontaria) al 36,69% e Pentavest sarl (che fa capo a Index Ventures) al 6,31% (si veda qui l’azionariato di Moleskine).
A questo punto ci si aspettava che i due fondi avrebbero continuato a cedere sul mercato via via le loro quote sino a esaurimento, così come ha fatto nell’ultimo anno CVC Capital Partners con Cerved (si veda altro articolo diBeBeez), Invece ieri Il Sole 24 Ore ha riferito della possibilità che i due fondi decidano di vendere in blocco le loro quote a un altro fondo di private equity, che a quel punto, aggiungiamo noi, dovrebbe lanciare l’opa obbligatoria sul gruppo. Si parla di un possibile interesse di Triton Capital, ma tempo fa erano circolati i nomi di Permira e di Blackstone.
Moleskine ha chiuso ieri a Piazza Affari con un guadagno dello 0,1% a 1,955 euro per azione, pari a una capitalizzazione di 411,16 milioni di euro. La società era stata prezzata a 2,3 euro per azione in ipo per una capitalizzazione di 490 milioni. Quel prezzo,però, sul mercato non è mai più stato toccato e anzi il titolo il 22 dicembre 2014 ha toccato il suo minimo storico a 1 euro per azione, Da allora, però, il trend è cambiato in positivo e quest’anno il titolo ha registrato un’ottima performance.
Moleskine ha chiuso il 2015 con ricavi netti per 128, 13 milioni di euro (da 98,67 milioni nel 2015) con un ebitda di 42,3 milioni (da 33,7 milioni) e con posizione finanziaria netta positiva per 14 milioni (dai 4,6 milioni di posizione finanziaria netta negativa a fine 2014), guidata da una sostenuta generazione di cassa. Nella nota relativa ai risultati 2015, “la società conferma la previsione per il 2016 di raggiungere ricavi netti pari a 148-153 milioni di euro e un ebitda pari a 46-48 milioni di euro ai tassi di cambio correnti”.