Verlinvest ha messo sul mercato la sua quota del 24,5% di Mutti spa, la società leader in Italia nella produzione di salse di pomodoro e sughi pronti, fondata nel 1889 da Marcellino Mutti e tuttora controllata dalla famiglia Mutti.
Verlinvest, la società di private equity belga sponsorizzata dalla famiglia Les Spoelberch, azionista di riferimento del colosso della birra AB-InBev, aveva comprato la sua quota nel novembre 2016 dalla famiglia Mutti, sulla base di un enterprise value compreso di 286 milioni di euro, su un’ipotesi di fatturato consolidato 2016 della holding Red Lions spa di 245 milioni di euro dai 205 milioni del 2015, quando aveva registrato un ebitda di 27,5 milioni e un utile netto di 14 milioni, a fronte di un indebitamento finanziario netto di 23,8 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Mutti aveva chiuso il deal con Verlinvest dopo una ricerca di un partner che durava dall’ottobre 2015 (si veda altro articolo di BeBeez).
Pochi mesi prima, nel marzo 2015, Idia CA Agro-alimentare spa aveva rivenduto la sua quota del 5% del capitale all’imprenditore e amministratore delegato Francesco Mutti. Idia CA Agro-alimentare, che aveva comprato quel 5% a fine 2010, era allora controllato dal gruppo Crédit Agricole ed era stato il primo il veicolo di investimento italiano dedicato esclusivamente all’agroalimentare. Quel veicolo è poi è stato liquidato a seguito di modificati focus di interesse da parte della banca transalpina. Il team di Idia aveva investito a suo tempo in Mutti, Polenghi, Garbuio e Bakery. Successivamente, nel giugno 2018, l’ex team di Idia, guidato da Francesco Orazi, è tornato sul mercato alla guida di un nuovo fondo di diritto italiano, battezzato Fondo Agroalimentare Italiano, lanciato da Unigrains, storica holding di investimento francese specializzata nella filiera agroalimentare (si veda altro articolo di BeBeez).
Con sede a Montechiarugolo (Parma), Mutti è leader italiano nel pomodoro di alta gamma con un’offerta che spazia dalla polpa alla passata, dai pelati al concentrato fino ai sughi pronti. Il gruppo ha chiuso il 2019 con 340,8 milioni di euro di ricavi consolidati a livello della holding Red Lions spa, un ebitda di 23,1 milioni, un debito finanziario netto di 73,6 milioni e un patrimonio netto di oltre 196 milioni (si veda qui l’analisi Leanus).
La scorsa settimana, nel corso del Mediolanum Market Forum, a chi gli chiedeva dell’ipotesi che il gruppo potesse quotarsi a Piazza Affari il ceo Francesco Mutti ha risposto: “Aprire il capitale credo sia molto spesso un dovere. Senz’altro mi sembra un percorso estremamente interessante” (si veda qui Radiocor). Ma interpellato il giorno successivo, Mutti ha precisato: “Non c’è nessun progetto di quotazione in Borsa. Sono troppo sintetico? Non ho debito e, credo, che oggi troverei denaro a tassi molto bassi se ne avessi bisogno”.