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A valle del via llibera condizionato dell’Antirust, si è chiusa formalmente l’integrazione tra Sammontana e gruppo Forno d’Aoslo (FdA) (si veda qui il comunicato stampa), annunciata a inizio febbraio, con la regia di Investindustrial (si veda altro articolo di BeBeez).
L’operazione consiste nel dettaglio nell’acquisto del controllo congiunto di Sammontana e Forno d’Asolo da parte Frozen Investment sarl, un veicolo di investimento del fondo Investindustrial VIII, e da parte di Sammontana Finanziaria srl, holding della famiglia Bagnoli, attuale azionista di Sammontana spa. A vendere il gruppo FdA è BC Partners, che non farà quindi parte dell’operazione. La famiglia Bagnoli, Investindustrial e il senior management deterranno il 100% del nuovo gruppo con il controllo operativo che resta nelle mani della famiglia e Investindustrial che guiderà l’espansione internazionale.
Ma attenzione, come si legge nella nota dell’AGCM, “l’operazione comporta l’aggregazione dei due più importanti operatori attivi nel settore dei prodotti da forno surgelati (che comprende prodotti da forno per la prima colazione, snack salati, prodotti di pasticceria e panetteria) presso il canale food service (bar, hotel, ristoranti e reparti panetteria all’interno dei punti vendita della Grande Distribuzione Organizzata). Sia Sammontana spa sia Forno d’Asolo spa. sono attive con marchi noti come Tre Marie, Il Pasticcere, Mongelo la prima e Bindi, Lizzi e Forno d’Asolo la seconda”. E quindi, secondo l’AGCM “l’operazione di concentrazione può produrre rilevanti effetti anticoncorrenziali, perché elimina il vincolo competitivo tra i due principali operatori” del mercato (si vedano qui il comunicato stampa e qui il Bollettino dell’AGCM).
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D’altra parte il gruppo risultante dall’unione di Sammontana e Forno d’Asolo avrà un fatturato di quasi un miliardo di euro con stabilimenti produttivi in Italia, negli Stati Uniti e in Francia, e oltre 2.500 dipendenti. La nuova entità opererà attraverso molteplici canali e, in particolare, servirà i principali bar, ristoranti, hotel, rivenditori alimentari e aziende di catering per i prodotti da forno surgelati di pasticceria, dessert e gelato.
Per questa ragione, nell’autorizzare l’operazione, l’Autorità ha imposto alle parti alcune misure di carattere strutturale e comportamentale, che “consistono nella dismissione, a favore di un operatore concorrente, di una società già autonomamente attiva sul mercato, che detiene propri impianti produttivi, capacità distributiva e marchi affermati, e nell’impegno a non acquistare imprese attive nella distribuzione dei prodotti da forno in Italia, né imprese attive nella produzione e nella commercializzazione di prodotti da forno per la prima colazione in Italia con fatturato significativo”. Inoltre, prosegue la nota dell’AGCM, “le due società provvederanno a cedere gli attuali contratti di concessione tra Forno d’Asolo spa e Froneri Italy srl/ Nestlè Italiana spa per la distribuzione di gelati e di prodotti da forno per la prima colazione in alcune province italiane, con la possibilità per il subentrante di servirsi degli agenti di Forno d’Asolo per la vendita dei prodotti oggetto della concessione (prodotti da forno surgelati e gelati) senza alcun ostacolo”. E ancora, “in Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria e Basilicata (ossia le aree dove è maggiore il divario tra la rete di vendita delle parti e quelle dei concorrenti in termini di capacità distributiva), l’Autorità ha imposto, per un periodo di cinque anni estendibile di altri cinque anni, misure per eliminare o non prevedere esclusive (di diritto o di fatto) per la vendita di prodotti da forno per la prima colazione surgelati con gli agenti e gli operatori logistici delle parti. In questo modo si permette ai concorrenti di utilizzare tale capacità di distribuzione dei prodotti per la prima colazione surgelati (e altri prodotti da forno, se venduti insieme) per contrastare l’accresciuto potere di mercato delle società coinvolte. È inoltre prevista la liberazione di spazio presso gli operatori logistici, nel caso di saturazione dello stesso, a vantaggio dei concorrenti”.
Forno d’Asolo, fondato nel 1985 a Maser (Treviso), è un produttore e distributore di prodotti surgelati di alta qualità, tra cui pasticceria dolciaria e salata da forno. L’azienda vende i suoi prodotti, tra cui i marchi Forno d’Asolo e Bindi, principalmente a bar, ristoranti, hotel e società di catering, con oltre 70mila clienti in 40 Paesi in tutto il mondo. Il valore dell’acquisizione di FDA Group non è stato reso noto, ma lo scorso anno si era più volte parlato di una valutazione di circa un miliardo di euro, sulla base di fatturato lordo atteso 2023 di oltre 500 milioni e di un ebitda di oltre 85 milioni. Il gruppo ha poi chiuso il bilancio consolidato 2022 con un valore della produzione di 462 milioni, ricavi netti per 456,4 milioni, un ebitda di 74,9 e liquidità netta per 47 milioni, dopo aver rimborsato il debito eredità dei due buyout precedenti, a fronte di un patrimonio netto di poco meno di 226 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Il gruppo è cresciuto, oltre che grazie alla crescita organica, anche attraverso acquisizioni. All’inizio del 2022, infatti, tramite la controllata Pasticceria Bindi comprata poco prima della pandemia (si veda altro articolo di BeBeez) ha rilevato la francese Gelpat Tradition (si veda altro articolo di BeBeez). BC Partners aveva acquisito Forno d’Asolo a metà del 2018 attraverso Piave Investments sarl (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’ottobre 2023 il private equity britannico aveva dato incarico all’advisor Rothschild e agli avvocati di Latham & Watkins per trovare un acquirente a FDA Group (si veda altro articolo di BeBeez), dopo che quasi un anno fa si erano diffuse le prime voci a proposito della volontà del fondo di disinvestire (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a Sammontana, fondata nel 1946 a Empoli, è un centro di eccellenza per l’industria della pasticceria surgelata e del gelato in Italia. Il suo portafoglio prodotti include marchi iconici, come il gelato Sammontana e la pasticceria surgelata Tre Marie, che vengono principalmente venduti a hotel, ristoranti, bar, società di catering, supermercati e gelaterie. Nel 2023, anno in cui è diventata società benefit, ha registrato un fatturato lordo di 571 milioni di euro, ricavi netti per 548,9 milioni (+13% dal 2022) e un ebitda di 74,4 milioni (+89%), a fronte di un debito finanziario netto di 50,7 milioni e di un patrimonio netto di 165,7 milioni (si veda qui il bilancio consolidato 2023 di Sammontana, disponibile agli abbonati a BeBeez News Premium e BeBeez Private Data).