BC Partners ha vinto l’asta per il controllo della trevigiana Forno d’Asolo, la società specializzata nei prodotti da forno per la prima colazione e la pasticceria surgelata. Il management guidato dall’amministratore delegato Alessandro Angelon ha reinvestito per una minoranza (scarica qui il comunicato stampa).
Controllata dal febbraio 2014 da 21 Investimenti (56%), affiancato da NEIP III, gestito da Finint & Partners, e dal fondo Quadrivio, gestito oggi da Green Arrow Capital sgr, oltre che dalla famiglia Gallina (si veda altro articolo di BeBeez), Forno d’Asolo è cresciuta nel periodo da un organico di 130 persone a 280 e da 74 milioni di euro di ricavi nel 2013 gli oltre 100 milioni del 2017 e ai 133 attesi nel 2018, con una crescita dell’ebitda nel periodo da 12,8 milioni nel 2013 a 20 milioni nel 2017 e ai quasi 25 attesi nel 2018. Confermando le stime circolate nelle scorse settimane Forno D’Asolo è stata valutata attorno ai 300 milioni di euro, debiti inclusi (a fine 2016 il debito finanziario netto era di 14 milioni).
Nel periodo di permanenza di 21 Investimenti e dei suoi coinvestitori nel capitale della società, sono state migliorate le linee produttive esistenti e si sono investiti oltre 20 milioni in nuove linee flessibili ed efficienti. Nel 2016, inoltre, Forno d’Asolo ha acquisito La Donatella, azienda leader in Italia nella produzione di pasticceria surgelata, e costituito una subsidiary commerciale negli Usa e una branch in Germania, per rafforzare la presenza internazionale: la percentuale di export è quasi triplicata in quattro anni, passando dal 3% all’8%. Nel 2017 Forno d’Asolo ha inaugurato a Maser la sede della sua Academy con cui accompagna gestori e operatori del canale Horeca in un percorso di formazione finalizzato a creare manager e imprenditori del settore.
Stefano Ferraresi, senior partner di BC Partners, ha commentato: “Crediamo che esistano significative opportunità di far crescere ancora Forno d’Asolo, sia in modo organico che attraverso acquisizioni, e il nostro obiettivo è di dotare l’azienda degli strumenti finanziari e del supporto strategico necessari per permetterle di raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi”.
BC Partners si è avvalsa della consulenza di Intesa Sanpaolo dal punto di vista finanziario e di Latham & Watkins dal punto di vista legale, Kpmg è stato consulente finanziario, Facchini, Rossi & Soci si sono occupati delle questioni fiscali. BC Partners è stata inoltre assistita da Molaro, Pezzetta, Romanelli, Del Fabbro. Rothschild and Mediobanca sono stati gli advisor di 21 Partners, supportati da Hogan Lovells per la parte legale, Kpmg per la parte finanziaria, KStudio per la parte fiscale e BCG per quella commerciale.
L’asta ha attratto molti operatori di private equity. Tra questi, oltre a BC Partners, si erano fatti i nomi di Charterhouse, che nel settore alimentare in Italia controlla la Nuova Castelli di Reggio Emilia specializzata nella produzione di parmigiano reggiano (si veda altro articolo di BeBeez), e Optima-Mec3, produttore di ingredienti per gelaterie e pasticceria (si veda altro articolo di BeBeez), ma anche Triton Partners, Hig Capital, Towerbrook Capital, Idea Taste of Italy (specializzato in agro-alimentare e gestito da Dea Capital Alternativa Funds sgr (si veda qui il video del Caffé di BeBeez sul settore agro-alimentare) e il fondo francese Cerea Capital, che a inizio anno ha condotto il suo primo investimento in Italia, comprando il controllo di Monviso spa (si veda altro articolo di BeBeez). Ma si diceva che al dossier fossero interessati anche alcuni gruppi industriali, come la spagnola
Europastry, la francese Delifrance e la belga Vandemoortele, specializzata in croissant e brioche surgelate oltre che nella produzione di margarina.