Nereus srl, società che fa capo al Nexta Renewable Fund Sicav RAIF, veicolo di diritto lussemburghese, a sua volta gestito dalla britannica Nexta Investment Management, asset manager del gruppo Nexta Capital Partners, ha depositato presso il Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica (MASE) l’istanza per la definizione dei contenuti dello studio di impatto ambientale relativa al parco eolico marino offshore che costruisce in Puglia, a sud del Gargano (si veda qui il comunicato stampa). Il deposito della documentazione MASE fa seguito alla procedibilità dell’istanza di concessione demaniale marittima e al ricevimento della soluzione generale di connessione da parte di Terna, a dimostrazione del rispetto delle tempistiche pianificate per lo sviluppo del Parco, dello scorso ottobre (si veda altro articolo di BeBeez).
Il parco si trova indicativamente a Est di Vieste (FG), a distanze comprese tra i 24 km (distanza minima dalla costa rispetto Vieste) e 48 km rispetto al punto di approdo nel Comune di Barletta (BT) e profondità indicativamente comprese tra gli 80 e 120 m circa. Sorgerà pertanto in acque extra territoriali e sarà composto da 120 aerogeneratori con una potenza complessiva di 1.800 megawatt (MW). La società Nereus srl continuerà con le fasi di sviluppo del Parco, minimizzando gli impatti ambientali dell’iniziativa e ottimizzando la produzione di energia elettrica congiuntamente a quella di idrogeno verde ad essa associata.
Il progetto Nereus (il nome rimanda al personaggio mitologico greco chiamato da Omero “vegliardo del mare”) produrrà ogni anno fino a 5 TWh di energia elettrica pulita che sarà in parte immessa nella rete di trasmissione nazionale e in parte convertita in idrogeno verde. La quantità di energia elettrica prodotta dal parco potrà soddisfare il fabbisogno annuale di 2,5 milioni di abitazioni e consentire una decarbonizzazione equivalente alla piantumazione di quasi 10 milioni di alberi.
Nexta Capital Partners è una società di investimento londinese specializzata nelle infrastrutture energetiche sostenibili dal forte contenuto innovativo. In Italia ha in fase di sviluppo progetti per oltre 5 GW, di cui il 60% nel fotovoltaico e il resto nell’eolico, cui vanno aggiunti progetti per circa 800 MW nello storage. Il Nexta Renewable Fund ha un target di raccolta di 500 milioni di euro e sviluppa e investe in impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili sia di nuova costruzione sia già operativi in Italia, Spagna, Grecia e Portogallo.
Oltre ai cofondatori e managing partner, Fabrizio Caputo e Michele Mettola, il top management di Nexta Capital Partners comprende anche Gary Neville, terzo partner (non fondatore) già direttore investimenti del fondo Inframed Infrastructure.
Lo scorso 22 novembre Nexta Capital Partners, holding d’investimento che sviluppa, finanzia, e gestisce impianti per la produzione di energia alternativa, ha fatto sapere che produrrà idrogeno verde in Italia insieme a Siirtec Nigi, società d’ingegneria e costruzione specializzata nel trattamento del gas, con l’obiettivo di sviluppare. Più nello specifico, la collaborazione tra le due aziende prevede che la produzione di energia venga destinata ai settori industriali hard-to-abate (per esempio, produzione di carta, ceramica e vetro) e ai segmenti industriali in cui l’idrogeno può essere utilizzato in processi di combustione ad alte temperature, riducendo le emissioni di CO2 e i costi a esse associate (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo infine che quella di Nexta Capital è la prima iniziativa di grandi dimensioni nell’eolico offshore al largo delle coste italiane. Nel settore sono già presenti il gruppo ENI tramite Vårgrønn, joint venture che fa capo per il 69% alla controllata di ENI, Plenitude (ex Eni Gas & Luce) e per il resto ad HitecVision, il più grande investitore privato nel settore degli idrocarburi in Norvegia. La scorsa estate Vårgrønn ha deciso di partecipare allo sviluppo del Dogger Park, che sarà il più grande parco eoilico offshore del mondo, rilevando il 20% di partecipazione al progetto detenuto dalla stessa Plenitude (si veda altro articolo di BeBeez).