Neuberger Berman ha lanciato un Eltif (European Long Term Investment Fund) riservato a investimenti in private equity: Neuberger Berman Direct Private Equity Eltif (si veda qui il comunicato stampa). La notizia era attesa: fin dal marzo scorso era stato reso noto il suo imminente lancio (si veda altro articolo di BeBeez).
Tuttavia, a differenza dei fondi di private equity tradizionali, l’Eltif di Neuberger Berman presenta sia una soglia minima di investimento sia una durata inferiore, pari rispettivamente a 25 mila euro e 8 anni. L’Eltif sfrutterà l’esperienza del team di private equity di Neuberger Berman, di cui fanno parte oltre 245 professionisti dedicati agli investimenti di private market, basati in nove sedi globali. Secondo quanto risulta a BeBeez, il prodotto sarà distribuito tramite accordi con le banche partner, tra cui Banca Sella e Banca Aletti.
Non è stato stabilito un target preciso di raccolta. In ogni caso “pensiamo di lanciare un round di raccolta ogni anno. Il primo che stiamo lanciando durerà sei mesi”, ha dichiarato Marco Avanzo-Barbieri, responsabile per l’Italia del client group, che ha aggiunto: “Questo fondo ha una struttura innovativa che elimina le barriere poste per gli investitori non istituzionali che desiderano investire in questa asset class. Il fondo è disponibile per gli investitori non professionali che si avvalgono della consulenza finanziaria, ha una soglia all’ingresso più bassa, una durata più breve, commissioni meno onerose e una maggiore diversificazione rispetto all’offerta di private equity più tradizionale, e offre al tempo stesso l’accesso a competenze di investimento nel private equity di livello istituzionale”.
José Luis González Pastor, managing director di Neuberger Berman, ha spiegato: “Obiettivo dell’Eltif è generare rendimenti tipici degli investimenti di private equity, co-investendo, in partnership con noti gestori di private equity e leader di settore a livello globale, creando un portafoglio diversificato di investimenti diretti di private equity in 20 – 25 società non quotate di elevata qualità e di vari range di valutazione. La strategia si concentra principalmente su investimenti di buyout e può opportunisticamente includere investimenti di growth equity e strutturati. Gli investimenti sono effettuati su base globale, con un maggior focus su Europa e Nord America, diversificati per area geografica, settore, dimensione aziendale, strategia di creazione del valore e per gestore con cui il fondo entrerà in partnership nell’investimento.”
A proposito di Eltif, ricordiamo che nel marzo scorso Azimut e SiamoSoci (gestore del portale italiano di crowdfunding Mamacrowd e partecipato al 25% dallo stesso Gruppo Azimut) hanno lanciato ALICrowd, il primo Eltif focalizzato sul venture capital (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre nel marzo scorso è partito il collocamento di EltifPlus, il nuovo Eltif gestito da Credem Private Equity sgr, con obiettivo minimo di di raccolta è 100 milioni di euro e quello massimo è 200 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Gli Eltif sono stati lanciati in Europa nel 2011 ma introdotti in Italia non prima del 2018 (si veda altro articolo di BeBeez). Da allora, molta strada è stata percorsa e i principali operatori ne hano lanciati sempre di più, dando modo al risparmio privato di avvicinarsi al capitale e al debito di aziende non quotate (si veda altro articolo di BeBeez).
Fondata nel 1939, Neuberger Berman gestisce 429 miliardi di dollari (dato aggiornato al 31 marzo 2021) in un’ampia gamma di strategie di investimento obbligazionarie, multi-asset, azionarie, real estate e alternative liquide e illiquide per conto di una vasta rete di investitori globali, tra cui fondi pensione, compagnie di assicurazioni, fondazioni, istituti finanziari, investitori professionisti e clienti retail. Nel settore del private equity, Neuberger Berman ha un’esperienza trentennale e vanta oltre 100 miliardi di euro investiti (dato aggiornato al 31 dicembre 2020).
L’attività in Italia è articolata su NB Renaissance, joint venture nata nel 2015 tra lo spin off del private equity di Intesa Sanpaolo e quello di Neuberger Berman. Infatti alla guida di NB Renaissance ci sono i partner Marco Cerrina Feroni e Fabio Canè, precedentemente a capo delle funzioni di merchant banking e private equity operations di Intesa Sanpaolo, e Stefano Bontempelli, ex Société Générale e in precedenza managing director del business del private equity europeo di Neuberger Berman (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel 2020, Neuberger Berman è stata nominata per entrare a far parte del PRI Leader Group, un riconoscimento che meno dell’1% delle società di investimento ha ottenuto grazie al livello d’eccellenza raggiunto in materia di temi ESG (Environmental, Social and Governance). Secondo gli stessi PRI (Principi di investimento responsabile), Neuberger Berman ha anche ottenuto un punteggio A+ in ogni categoria per l’approccio all’integrazione dei fattori ESG in ogni asset class. Ricordiamo che Neuberger Berman nel marzo scorso ha raccolto impegni per 950 milioni di euro per il suo terzo fondo, che dovrebbe raggiungere l’obiettivo di raccolta di un miliardo entro l’estate (si veda altro articolo di BeBeez).
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