La londinese Nexta Capital Partners (NCP), holding d’investimento che opera nello sviluppo, finanziamento, costruzione ed esercizio d’impianti per la produzione di energia alternativa, attraverso la controllata Nexta Infrastructure Holdco ha acquisito da R.Power Group, società attiva in vari paesi europei nella progettazione e sviluppo d’impianti per la produzione di energia fotovoltaica, un portafoglio di nove progetti fotovoltaici in Italia, con una capacità di picco complessiva di 26,5 MW (si veda qui il comunicato stampa).
I progetti oggetto dell’operazione hanno una capacità singola compresa tra 1 e 7,3 MW e saranno realizzati in regioni italiane, principalmente Sicilia e Umbria. L’accordo di vendita finale è previsto, secondo quanto risulta a BeBeez, entro giugno 2024. Questo passo si allinea con la strategia dell’azienda di rotazione degli asset e un deliberato spostamento dallo sviluppo di progetti su piccola scala a progetti di media e grande scala.
Per NCP hanno contribuito all’operazione Guy Laufer (area finanza e acquisizioni), Antonio Cagnazzi (area tecnica) e Alessandra Palladini (area legale).
L’acquisizione s’inquadra in una strategia di sviluppo finalizzata a posizionare NCP come attore primario della transizione energetica in Italia con un modello che copre l’intera catena del valore della produzione di energia da fonti rinnovabili (dall’individuazione dei siti in cui sorgeranno gli impianti alla gestione).
“L’acquisizione di questo portafoglio permette a NCP di continuare il percorso di sviluppo con un ritmo sostenuto”, ha dichiarato Michele Mettola, co-fondatore e amministratore di Nexta Capital Partners. “L’obiettivo è installare, entro il 2025, un potenza di 1,5 GW Con questa acquisizione siamo sulla buona strada per raggiungere questo traguardo”.
E Klaudiusz Kalisz, membro del consiglio di amministrazione di R.Power, ha aggiunto: “Siamo dedicati allo sviluppo di progetti di medie e grandi dimensioni nel mercato fotovoltaico italiano. La transazione consentirà all’azienda di effettuare ulteriori investimenti e concentrarsi sull’espansione del nuovo portafoglio di progetti innovativi in questa parte d’Europa”.
Nexta Capital Partners è una società di investimento londinese specializzata nelle infrastrutture energetiche sostenibili dal forte contenuto innovativo. In Italia ha in fase di sviluppo progetti per oltre 5 GW, di cui il 60% nel fotovoltaico e il resto nell’eolico, cui vanno aggiunti progetti per circa 800 MW nello storage. Oltre ai cofondatori e managing partner, Fabrizio Caputo e Michele Mettola, il top management di Nexta Capital Partners comprende anche Gary Neville, terzo partner (non fondatore) già direttore investimenti del fondo Inframed Infrastructure.
Lo scorso novembre Nexta Capital Partners ha fatto sapere che produrrà idrogeno verde in Italia insieme a Siirtec Nigi, società d’ingegneria e costruzione specializzata nel trattamento del gas, con l’obiettivo di sviluppare. Più nello specifico, la collaborazione tra le due aziende prevede che la produzione di energia venga destinata ai settori industriali hard-to-abate (per esempio, produzione di carta, ceramica e vetro) e ai segmenti industriali in cui l’idrogeno può essere utilizzato in processi di combustione ad alte temperature, riducendo le emissioni di CO2 e i costi a esse associate (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che lo scorso aprile Nereus srl, società che fa capo al Nexta Renewable Fund Sicav RAIF, veicolo di diritto lussemburghese, a sua volta gestito dalla britannica Nexta Investment Management, asset manager di NCP, ha depositato presso il Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica (MASE) l’istanza per la definizione dei contenuti dello studio di impatto ambientale relativa al parco eolico marino offshore che costruisce in Puglia, a sud del Gargano (si veda altro articolo di BeBeez). Il deposito della documentazione MASE fa seguito alla procedibilità dell’istanza di concessione demaniale marittima e al ricevimento della soluzione generale di connessione da parte di Terna, a dimostrazione del rispetto delle tempistiche pianificate per lo sviluppo del Parco, dello scorso ottobre (si veda altro articolo di BeBeez). Il Nexta Renewable Fund ha un target di raccolta di 500 milioni di euro e sviluppa e investe in impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili sia di nuova costruzione sia già operativi in Italia, Spagna, Grecia e Portogallo.
Ricordiamo infine che quella di NCP è la prima iniziativa di grandi dimensioni nell’eolico offshore al largo delle coste italiane. Nel settore sono già presenti il gruppo ENI tramite Vårgrønn, joint venture che fa capo per il 69% alla controllata di ENI, Plenitude (ex Eni Gas & Luce) e per il resto ad HitecVision, il più grande investitore privato nel settore degli idrocarburi in Norvegia. La scorsa estate Vårgrønn ha deciso di partecipare allo sviluppo del Dogger Park, che sarà il più grande parco eoilico offshore del mondo, rilevando il 20% di partecipazione al progetto detenuto dalla stessa Plenitude (si veda altro articolo di BeBeez).