Nice Footwear, gruppo quotato sino a pochi giorni fa sull’Euronext Growth Milan e attivo nello sviluppo, produzione e distribuzione di scarpe per il tempo libero e lo sport, è passata ufficialmente sotto il controllo di Holding Stilosa, società controllata dalla vicentina Palladio Holding che investe nel capitale di società sia non quotate sia quotate (si veda qui il comunicato stampa).
L’opa di Holding Stilosa, divenuta titolare del 51% del relativo capitale sociale di Nice Footwear, è avvenuta di concerto con il fondatore dell’azienda Bruno Conterno attraverso la sua Nice Company cui farà capo il restante 49%. Nello specifico, l’opa si è conclusa attraverso lo squeeze out su azioni e warrant del gruppo, procedura in seguito alla quale un offerente che venga a detenere almeno il 95% del capitale con diritto di voto può avvalersi del diritto di acquisto delle azioni residue.
L’operazione mira a creare un polo degli artigiani del lusso nel distretto veneto delle calzature, con nuove acquisizioni previste per il 2023 dopo quelle messe a segno negli ultimi anni.
Lo studio Herbert Smith Freehill ha assistito Holding Stilosa e Nice Company, per gli aspetti di capital markets, regolamentari e per gli aspetti corporate nell’ambito dell’opa promossa di concerto dalla holding di partecipazioni e dal socio di controllo di Nice Footwear.
Lo studio legale Guzzetti ha invece assistito Palladio Holding, oltre che nella fase preliminare di due diligence legale, anche nella negoziazione degli accordi di investimento e di natura parasociale propedeutici alla promozione dell’offerta, e Holding Stilosa nell’ambito dell’OPA per i profili regolamentari e di corporate.
A valle dell’opa, è quindi arrivato il delisting con decorrenza dallo scorso 8 marzo di Nice Footwear da Piazza Affari, su cui il titolo è stato negoziato per poco più di un anno (si veda qui il comunicato stampa). Secondo quanto comunicato dalla società lo scorso 1 marzo (si veda qui il comunicato stampa), in base ai risultati definitivi durante la riapertura della relativa offerta dell’opa sono stati portati in adesione 6.686 warrant Nice Footwear, pari al 2,57% di quelli emessi e in circolazione.
Nel periodo, Palladio Holding ha acquistato per conto di Holding Stilosa, al di fuori dell’offerta, 200 warrant, pari allo 0,08% di quelli emessi e in circolazione e oggetto dell’offerta, arrivando a detenere complessivi 253.561 warrant, pari al 97,59% di quelli emessi e in circolazione. Holding Stilosa si è quindi poi avvalsa, attraverso il sopra menzionato squeeze out, del diritto di acquisto sui 6.269 warrant residui, pari al 2,41% di quelli emessi. I corrispettivi pagati ai titolari di azioni sono stati pari a 12,3 euro, e di 2 euro per i warrant.
Nice Footwear è un’azienda specializzata nello sviluppo, nella produzione e distribuzione di calzature sportive e outdoor, nota soprattutto per i gli sneakers, con marchi propri, in licenza e per conto terzi (tra i quali Kronos, Avirex, Ellesse, G-Star RAW, Lyle & Scott). Nata nel 2004, l’azienda è cresciuta negli anni aprendo tre showroom internazionali, espandendosi soprattutto in Asia, ed effettuando acquisizioni. Tra queste, figurano Riviera del Brenta e soprattutto Favaro Manifattura Calzaturiera, azienda che rappresenta un’eccellenza nella produzione di scarpe da donna luxury. Il gruppo ha chiuso l’esercizio ad aprile 2022 con ricavi di 31,6 milioni di euro e un ebitda di 2,8 milioni di euro (si veda qui la presentazione di bilancio).
Quanto a Palladio, tra i suoi ultimi investimenti in società società quotate, ricordiamo che insieme a Hoop Capital e attraverso il club deal Fenice, ha acquisito nel marzo 2022 una partecipazione del 4,8% del capitale sociale di Tesmec, multinazionale quotata all’Euronext Star Milan di Borsa Italiana, raggiungendo complessivamente il 6,9%. Tesmec è a capo di un gruppo leader nel mercato delle tecnologie dedicate alle infrastrutture (reti aeree, interrate e ferroviarie) per il trasporto di energia elettrica, di dati e di materiali (petrolio e derivati, gas e acqua) e leader nelle tecnologie per la coltivazione di cave e miniere di superficie (si veda altro articolo di BeBeez).
Palladio aveva già investito in Tesmec a fine del 2020 in occasione dell’aumento di capitale effettuato allora (si veda altro articolo di BeBeez). Nel luglio 2021, invece, insieme a Smart Capital, holding di investimento in club deal, specializzata in private equity, Palladio aveva investito 1,8 milioni di euro nella quotazione su Euronext Growth del distributore di liquori e vino Compagnia dei Caraibi (si veda altro articolo di BeBeez). Le due holding nel luglio scorso si sono anche impegnate a investire, contestualmente alla quotazione su Euronext Growth Milan, in Ala spa, acronimo di Advanced Logistics for Aerospace (si veda altro articolo di BeBeez).
Sul primo fronte degli investimenti in società non quotate, invece, lo scorso novembre Palladio Holding è entrata con una quota di maggioranza nel capitale sociale di Wisycom, società con sede in provincia di Padova, tra i maggiori produttori di sistemi wireless per audio e video professionali principalmente per il settore broadcast, cinema e musica live (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, nell’ottobre 2021, aveva invece acquisito una minoranza qualificata in Bernardinello Engineering, azienda di Cadoneghe (Padova), che si occupa della realizzazione di sistemi adeguati per la raccolta delle acque, il loro trattamento e riciclo nei settori petrolchimico, alimentare, energetico, impiantistico, siderurgico e farmaceutico (si veda altro articolo di BeBeez). Mentre a fine settembre TCH srl, società specializzata in lavorazioni meccaniche con sede a Vicenza, controllata da Palladio Holding dal 2015, attraverso VEI Capital, ha venduto la slovena Cimos, produttore leader di componenti critici per il settore automobilistico, con stabilimenti di produzione in Croazia, Serbia, Bosnia-Erzegovina e Slovenia, dove si trova anche uno stabilimento logistico. A comprare è stata Mutares, holding di investimento di private equity quotata a Francoforte e specializzata nell’investimento in carve-out da conglomerate (si veda altro articolo di BeBeez).