Nutkao torna a cercare un partner nel mondo del private equity, dopo una prima breve esperienza nel luglio 2010, quando la famiglia Braida, proprietaria dell’azienda piemontese che produce creme spalmabili alla nocciola vendette la maggioranza a Consilium sgr, per poi ricomprasela nel giugno 2011. Lo scrive oggi MF Milano Finanza, precisando che la famiglia ha dato mandato di vendita alla boutique d’affari Vitale&Co e cerca anche anche questa volta un socio di maggioranza, per favorire il passaggio generazionale.
Il capitale di Nutkao Holding fa capo a Giuseppe Braida (32,61%), alla moglie Anna Mosso (32,5%) e ai tre figli Davide (13,67%, che si occupa dello sviluppo del business negli Stati Uniti), Barbara (10,69%, che si occupa dell’area finanza della società) e Monica (10,53%, che si occupa del marketing).
L’azienda, con sede a Canove di Govone (Cuneo) è uno dei principali operatori del settore su scala internazionali, è di fatto il principale concorrente della più nota Nutella ed è distribuito dai principali operatori della gdo sia a marchio proprio sia private label (Conad, Esselunga, Carrefour, Lidl e Walmart).
La società ha chiuso il 2017 con circa 130 milioni di euro di ricavi, di cui l’89% da vendite private label, e un ebitda di 15 milioni. Il 2016 si era invece chiuso con 115,4 milioni di ricavi, un ebtida di 13,6 milioni e un debito finanziario netto di 8,06 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). L’ebitda atteso per il 2018 è di 17-18 milioni di euro e si dice che Nutkao possa essere valutata oltre 200 milioni, sulla base di multipli di settore di circa 12 volte l’ebitda.
Il dossier è già finito sui tavoli di almeno sette fondi di private equity tra i quali Investindustrial, Permira, Bc Partners e Hig Capital, mentre l’operazione pare non interessare a Tamburi Investment Partners e a Carlyle.