Oakley Capital ha comprato il 40% del capitale del gruppo Alessi, storico brand del design di accessori per cucina, bagno e living, in difficoltà da tempo (si vedano qui il comunicato stampa del fondo e qui quello dell’advisor legale). Il fondo britannico ha messo sul piatto un assegno da 6 milioni di sterline per un aumento di capitale e ha inoltre sottoscritto un accordo quadro di consolidamento e riscadenzamento delle linee di credito attualmente in essere con le proprie banche finanziatrici (Banco BPM, Intesa Sanpaolo, Mediocredito Italiano e Unicredit). La famiglia Alessi, rappresentata da Alberto, Alessio, Michele e Stefano Alessi (azionisti dell’accomandita di famiglia che oggi controlla il 100% del gruppo piemontese), scenderà così al 60% del capitale dell’azienda di Omegna (Verbano-Cusio-Ossola). Alessi nel deal è stato supportato dall’advisor Ubi Investment Banking e dallo studio legale Gattai Minoli Agostinelli e Partners. Oakley Capital è stata assistita da Paul Hastings per gli aspetti corporate e da Gatti Pavesi Bianchi per gli aspetti legati agli accordi con le banche finanziatrici di Alessi. Chiomenti ha assistito gli istituti bancari coinvolti nell’operazione di consolidamento e riscadenzamento delle linee di credito attualmente in essere con Alessi.
Fondato nel 1921, il gruppo che nel 2013 aveva registrato un picco di ricavi a poco meno di 110 milioni di euro con un ebitda di 13,6 milioni, negli anni successivi ha sofferto di un netto di calo di fatturato e redditività, fino a chiudere il 2017 con 62,5 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 130 mila euro e un debito finanziario netto di 11,2 milioni (fonte Leanus, scopri qui l’offerta sino al 26 settembre).
Così Alessi, che aveva una presenza consolidata negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Francia, in Germania e in Giappone, l’anno scorso ha dovuto chiudere ben 140 punti vendita, mantenendo attivi solo i sei monomarca Alessi e puntando sull’e-commerce. All’inizio di quest’anno anno il gruppo ha poi avviato un piano di ristrutturazione che prevede anche 85 esuberi su una forza lavoro complessiva di oltre 300 dipendenti. Ora l’ingresso di Oakley nel capitale dovrebbe finalmente aiutare Alessi a tornare in auge.
“Due anni fa, al volgere del centenario di Alessi, la famiglia ha iniziato a cercare un partner in grado di aiutarci ad adattarci al nuovo mondo globalizzato senza perdere la forza del nostro marchio, lo spirito di ricerca e l’eccellenza del design”, ha detto il presidente Alberto Alessi. “Non è stato facile, ma con Oakley Capital crediamo di aver trovato proprio quel partner. Una nuova fase dello sviluppo di Alessi inizierà molto presto”
“Siamo lieti di diventare investitori in un marchio così famoso in tutto il mondo. L’approccio unico di Alessi al design e all’innovazione di prodotto lo rende un’opportunità di investimento molto interessante per Oakley”, ha detto Peter Dubens, managing partner di Oakley Capital.
Alessi è il decimo e ultimo investimento nel fondo III. Oakley Capital, che ha annunciato lo scorso luglio il closing della raccolta del suo fondo Oakley Capital IV a quota 1,46 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez), nel maggio 2018 aveva ceduto il controllo del portale italiano di comparazione di prezzi Facile.it al fondo svedese EQT, reinvestendo per una minoranza (si veda altro articolo di BeBeez). Nel portafoglio di Oakley c’è anche Casa.it, il portale leader nel settore immobiliare in Italia, passato sotto il controllo di Oakley insieme a suoi analoghi in Francia, Germania e Lussemburgo, a brand atHome, nel dicembre 2016, quando il fondo aveva comprato i portali dal gruppo australiano quotato a Sidney Rea Group (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel 2014, invece, Oakley Capital, insieme all’imprenditore olandese Eric Blijsma, aveva acquistato dal fondatore Leopoldo Poppi l’azienda italiana Tomasoni Topsail, licenziatario esclusiva per la produzione e la distribuzione dei capi di abbigliamento a marchio North Sails in Europa e in Asia (si veda altro articolo di BeBeez).L’acquisizione seguiva l’investimento di Oakley nel North technology group (proprietaria del marchio North Sails) e ha consentito il consolidamento delle attività globali di North Sails sotto un’unica proprietà.
(Articolo modificato venerdì 30 agosto 2019 alle ore 13.00. Si aggiunge il comunicato stampa dell’advisor legale e altri dettagli sul deal)