Oaktree Capital Management ha acquisito la maggioranza di Marini Impianti Industriali spa, azienda italiana con sede a Cisterna di Latina e costruttrice di impianti ad alta tecnologia, soprattutto per il settore ferroviario (si veda qui il comunicato stampa). A venderla è stata la famiglia Marini, che resterà nel capitale e continuerà a guidare l’azienda nella persona del fondatore, Massimiliano Marini.
Nell’operazione, EY ha assistito l’acquirente per i servizi integrati di due diligence finanziaria e fiscale e per il tax structuring. Advisor per conto di Oaktree sono stati anche ilo studio legale Legance, McKinsey per la due diligence di business e Fineurop per il financing. Marini Impianti Industriali è stata assistita da Intesa Sanpaolo con la divisione Imi – Corporate & Investment Banking come financial advisor e dai legali di Gianni Origoni.
La cessione di Marini Impianti Industriali era attesa: lo scorso novembre era infatti trapelata la notizia che Marini Impianti Industriali stava cercando un nuovo socio e si faceva il nome del fondo di private equity Charme Capital Partners tra i possibili interessati (si veda altro articolo di BeBeez).
L’azienda è partita realizzando prodotti e sistemi per applicazioni ferroviarie e poi ha allargato la sua attività alla produzione di sistemi elettronici e impianti di automazione, idonei per usi industriali, civili e militari. Tra i suoi clienti ci sono Atm e Rfi (Gruppo Ferrovie dello Stato). Marini Group nel 2019 ha fatturato circa 80 milioni di euro (dai 61 del 2017, si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente), con un ebitda di 27 milioni. Non a caso il London Stock Exchange, nell’ambito delle attività di Elite, l’ha inserita nell’elenco delle sue 1000 Companies to Inspire in Europe, un rapporto che include le aziende europee di piccole e medie dimensioni a più alta crescita.
Ora la famiglia Marini e Oaktree costituiscono una partnership strategica e azionaria per espandere il perimetro di attività italiano e per sbarcare anche all’estero. L’obiettivo è superare i 100 milioni di fatturato in pochi anni. Il motivo della partnership è appunto la crescita sui mercati esteri, visto che il business attualmente ha prevalenza della base clienti collocata sul territorio italiano. Secondo il piano redatto da McKinsey, l’attività sarà estesa fuori dai confini italiani nella direzione del mondo ferroviario e sui mercati dell’est Europa, come in Polonia e Slovenia. L’espansione dovrebbe essere realizzata sia per linee organiche sia per acquisizioni, nel caso si presentassero opportunità. È inoltre prevista un’accelerazione in altre aree come nell’energia e nei trasporti.
Oaktree da parte sua sta puntando forte sulle aziende ad alta crescita in Italia. Lo scorso giugno ha sottoscritto per 50 milioni di euro assieme a P&G sgr l’emissione di titoli senior nel quadro della cartolarizzazione del marketplace di auto usate brumbrum. E’ la prima operazione in Italia che ha come sottostante beni mobili registrati e tra le prime in Europa (si veda altro articolo di BeBeez).