Il gruppo tlc francese Iliad, delistato lo scorso ottobre 2021 da Euronext Parigi a valle di un’opa lanciata dal fondatore (si veda qui il comunicato stampa), il taycoon Xavier Niel, ha recapitato al gruppo Vodafone un’offerta da oltre 11 miliardi di euro per la controllata Vodafone Italia .
Lo riferisce Reuters, precisando che Iliad non sarebbe l’unico soggetto della partita, che coinvolgerebbe anche un fondo di private equity. Da parte sua Vodafone ha confermato di aver ricevuto un’offerta, senza però dare dettagli sul valore.
La valutazione, pari a circa 7 volte l’ebitda, è in linea con quella calcolata da alcuni intermediari, che avevano iniziato a ragionare sul tema, sulla base dei primi rumor che si erano diffusi a fine gennaio a proposito di trattative in corso tra Iliad e Vodafone. In particolare, secondo gli analisti di Equita, Vodafone Italia ha un enterprise value compreso tra 11 e 13 miliardi di euro, mentre per quelli di Banca Akros si colloca tra i 9 e 9,5 miliardi. Vodafone Italia ha chiuso il 2020 con 6,2 miliardi di euro di valore della produzione, 5,6 miliardi di ricavi netti, un ebitda di 1,5 miliardi e una liquidità netta di 32,3 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Quanto a Iliad, la società lo scorso novembre ha comunicato che I ricavi generati in Italia sono stati pari a 207 milioni di euro nel terzo trimestre 2021, in crescita del 21% anno su anno, con i primi nove mesi del 2021 che hanno visto una crescita del 22,1%. Iliad Italia aveva invece chiuso il 2020 con 667,6 milioni di ricavi, un ebitda negativo per 316,3 milioni e un debito finanziario netto di 244 mila euro (si veda qui il report Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Lo scorso settembre il gruppo ha annunciato l’acquisizione dell’operatore polacco UPC Poland da Liberty Global per 7 miliardi di zloty (pari a 1,53 miliardi di euro), sulla base di un multiplo di 9,3 volte l’ebitda del 2020 (si veda qui il comunicato stampa). L’acquisizione è stata condotta attraverso la controllata polacca Play, a sua volta acquisita da Iliad a fine 2020 a valle di un’opa (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Anche Iliad Italia è il risultato di un’acquisizione. Ricordiamo che il gruppo Iliad nel luglio 2016 aveva infatti acquisito per 450 milioni di euro gli asset degli operatori mobile 3 Italia e Wind dalle rispettive controllanti CK Hutchison e VEON, che se ne dovevano liberare per ottenere dall’Autorità Antitrust Ue il via libera al loro merger.
In precedenza, Iliad aveva comprato il 50% di Telecom Reunion Mayotte, operatore tlc nelle isole di Reunion e Mayotte, si dice per 100 milioni di euro, nell’ottobre 2015, con Hiridjee Group (nota anche come Axian Group) che è rimasta socia per l’altro 50%.
Se anche l’operazione su Vodafone Italia andrà in porto, sarà quindi l’ennesima nel settore tlc condotta da Xavier Niel, che investe non solo attraverso Iliad, ma molto spesso anche utilizzando il suo veicolo di investimento NJJ Capital, parte di NJJ Holding, fondata nel 2010.
Tra le operazioni condotte dal gruppo NJJ negli anni scorsi si ricordano infatti:
- il 55% di Monaco Telecom per 321,8 milioni di euro nell’aprile 2014 da Cable & Wireless Communications; a sua volta Monaco Telecom controlla al 100% Epic, il principale operatore tlc alternativo di Cipro e il principale operatore tlc di Malta, risultato delle acquisizioni condotte da Monaco Telecom successivamente all’ingresso nel suo capitale da parte di NJJ: quella di MTN Cyprus per 260 milioni di euro, ceduta nel settembre 2018 dall’operatore tlc sudafricano MTN e quella di Vodafone Malta per 250 milioni di euro, ceduta dal gruppo Vodafone nel dicembre 2019;
- Orange Switzerland e la controllata Orange Liechtenstein per 2,8 miliardi di franchi svizzeri nel febbraio 2015, ceduta da Matterhorn Mobile a sua volta controllata da Apax Partners; Orange Switzerland è stata poi ribattezzata Salt Mobile;
- il 32,9% di EIR, operatore tlc irlandese, in tandem con Iliad che ne aveva acquisto un altro 31,6%; a vendere l’intero pacchetto a fine 2017 per 3,5 miliardi di euro erano stati i fondi Anchorage Capital Group e Davidson Kempner e GIC, con quest’ultimo che era uscito definitivamente dal capitale;
- Tigo Senegal, operatore tlc del paese africano, ceduto a un consorzio formato da NJJ Capital, Teyliom Group (holding di investimento con focus sull’Africa centrale) e Sofima (parte di Axian Group), attraverso il veicolo Saga Africa Holdings, ceduta nell’aprile 2018 dall’operatore lussemburghese Millicom International Cellular, si dice per 129 milioni di dollari.