BC Partners e i suoi coinvestitori in gruppo Coin (Investindustrial e Ontario Teachers Pension Plan) hanno dato mandato a Bank of America Merrill Lynch, Banca Imi, Goldman Sachs e Unicredit per preparare l’Ipo di Ovs, la catena di abbigliamento del gruppo Coin che punta a sbarcare a Piazza Affari in autunno, tendenzialmente a novembre (si veda altro articolo di BeBeez). L’ipo in realtà sarebbe un ritorno, visto che il gruppo Coin era stato delistato nel 2011 a seguito dell’opa lanciata da BC Partners.
In occasione dell’opening dello store milanese di Ovs della scorsa primavera, l’amministratore delegato di Coin, Stefano Beraldo, aveva confermato l’intenzione di quotare Ovs e aveva detto di aver scelto Lazard come advisor. Inoltre Beraldo aveva sottolineato che :«Ovs rappresenta oltre il 70% del fatturato del gruppo e il 95% del suo risultato economico».
Gli ultimi dati consolidati disponibili del Gruppo Coin, ovvero quelli al 31 gennaio 2013, indicavano infatti un giro d’affari di Ovs di 973,1 milioni sugli 1,465 miliardi complessivi del gruppo Coin, con un ebitda di 136,8 milioni (-11%) su 150 milioni in totale.
Il progetto di quotazione, sempre secondo quanto già dichiarato la scorsa primavera da Beraldo, prevede soltanto un’offerta pubblica di sottoscrizione a fronte di un aumento di capitale, senza alcuna vendita di azioni da parte dei fondi azionisti, con un flottante di almeno il 30%.
Un precedente passo verso la quotazione è stato fatto nelle scorse settimane, quando è stata costituita la newco Ovs srl, pronta a diventare una società per azioni proprietaria di tutti gli asset dell’attuale catena del gruppo Coin. Un definitivo passo verso lo spin-off che dovrebbe portare, entro il prossimo settembre, a dar vita a una società del valore (enterprise value) di circa 1,5 miliardi di euro.