E’ arrivata alle battute finali l’asta per il controllo di NeoApotek, il network italiano di farmacie guidato dalla famiglia Riva-Cocchi-Passoni, nato nel novembre 2019 con il supporto di Banca Profilo e un gruppo di clienti che ha investito in club deal nell’iniziativa (si veda altro articolo di BeBeez).
Secondo quanto riferito nei giorni scorsi da Il Sole 24 Ore, infatti, PAI Partners sarebbe entro in trattativa esclusiva, battendo quindi le altre offerte (si parla di Eurazeo ed EQT) pervenute sul tavolo dell’advisor Rothschild. Il tutto sulla base di una valutazione per il gruppo che si aggira sui 700 milioni di euro.
Ricordiamo che al capitale di NeoApotek partecipa oggi come detto un gruppo di investitori organizzati in club deal da Banca Profilo (quotata a Piazza Affari e controllata dal fondo di private equity Sator guidato da Matteo Arpe), riuniti in Apotek Invest (per il 58% del capitale); Route Capital Partner (al 31%) fondata da Marco Ferrara, Nicola Carminucci e Giuseppe Altieri; la famiglia milanese di farmacisti Riva Cocchi (11%) e infine Ismaele Passoni, editore del settore. Lo scorso giugno, poi, NeoApotek si è assicurata un finanziamento da 100 milioni di euro da Tikehau Capital per finanziare l’acquisto di nuove farmacie e arrivare entro fine anno a 200 esercizi di proprietà e a 500 entro il 2026 (si veda altro articolo di BeBeez).
A uscire dal capitale dovrebbero essere il fondo Route Capital e altri azionisti finanziari, mentre reinvestirà la famiglia Riva (probabilmente raddoppiando la propria quota), che esprime l’amministratore delegato Andrea Riva.
Dalla sua fondazione nel 2019, il gruppo ha registrato una forte crescita: dalle iniziali quattro strutture presenti in Lombardia è diventata leader su tutto il territorio nazionale sviluppando un network consolidato in 18 regioni. Con 130 milioni di euro di equity raccolti in due round, di cui complessivamente 74 milioni da parte degli investitori individuati da Banca Profilo, rappresenta il club deal di matrice industriale più grande mai promosso e realizzato da Banca Profilo finora ( si veda qui la presentazione agli analisti dei risultati 2021 di Banca Profilo). La raccolta di Banca Profilo ha visto coinvolti 147 Investitori, di cui 50 nuovi clienti, con un ticket medio per Investitore di circa 500 mila euro tra primo e secondo round. Dei 130 milioni di euro raccolti nel complesso, 95 milioni derivano da un aumento di capitale concluso nel corso del 2021, quindi ben di più dei 50 milioni ipotizzati a inizio 2021 (si veda qui la presentazione agli analisti dei risultati del primo trimestre 2021 di Banca Profilo pag. 18). L’attività di investimento ha infatti visto anticipare il piano di impiego del capitale di circa 18 mesi. A fine 2021, il portafoglio della società contava 100 farmacie per ricavi pro-forma di circa 150 milioni di euro e a metà 2022 il gruppo contava già un fatturato pro-forma di oltre 260 milioni di euro con oltre 800 dipendenti dislocati in più di 180 farmacie, distribuite soprattutto nel Nord Italia. In occasione del finanziamento di Tikehau Capital, era stata annunciata un previsione di fatturato per il 2022 di oltre 300 milioni di euro e di un ebitda di 55 milioni di euro.
E questo anche grazie allo sviluppo di due importanti joint venture. Prima dell’estate 2022 Neo Apotek si è alleata infatti con Unifarco spa, società fondata e formata da farmacisti che crea e distribuisce prodotti cosmetici, nutraceutici, dermatologici, di make up e dispositivi medici, che fornisce oltre 5.600 farmacisti in Europa (di cui oltre 2.900 in Italia) con filiali in Germania e Spagna e reti di vendita sviluppate in Francia, Austria, Belgio e Svizzera (si veda qui l’articolo di BeBeez). Le due società hanno quindi dato vita a Uniapotek srl, una joint venture controllata al 70% da Neo Apotek e per il 30% da Unifarco (si veda qui il post Linkedin di NeoApotek), con l’obiettivo di affiancare i titolari di farmacie del network Unifarco che siano intenzionati a cedere in tutto o in parte la propria attività, senza però che il cambio di controllo comporti l’uscita di quelle farmacie dalla base clienti di Unifarco, creando così una riduzione di fatturato. In sostanza, grazie alla jv, Unifarco resta partner fondamentale di queste farmacie che vengono acquisite da Neoapotek e allo stesso tempo Unifarco può supportare gli altri esercizi indipendenti migliorando le condizioni di acquisto di prodotti e servizi.
Quest’ultima transazione ricalca quella dello scorso maggio 2021 e che riguardava l’alleanza con Apoteca Natura Asset Management, società partecipata da Apoteca Natura, a sua volta appartenente al gruppo toscano Aboca (si veda qui l’articolo di BeBeez). In quel caso l’operazione ha portato alla nascita di Apoteca Natura Holding Italia, di cui l’80% controllato da Neo Apotek e il 20% da Apoteca Natura AM.