Palladio Holding ha acquisito la maggioranza del produttore italiano di cisterne di acciaio per il trasporto di liquidi alimentari liquidi riscaldate e refrigerate. Santi spa, con sede a Travagliato (Brescia). L’operazione è stata finanziata da Intesa Sanpaolo (si veda qui il comunicato stampa).
Santi, fondata nel 1960, controllata dall’omonima famiglia, è leader delle cisterne per trasporto di liquidi alimentari (olio, vino, latte ecc) nel mercato italiano e rientra tra i primi tre costruttori a livello europeo. Oggi la società è dislocata su 45 mila mq, di cui 15 mila coperti; sono già disponibili altre superfici per futuri ampliamenti. La società ha sede Travagliato (Brescia) e ha chiuso il 2018 con un fatturato di poco più di 20 milioni di euro, fornendo ogni anno oltre 500 cisterne “personalizzate” per il trasporto di liquidi alimentari come latte, olio, melassa, vino e altri generi alimentari che richiedono standard qualitativi sempre più elevati.
L’obiettivo di Palladio è sostenere lo sviluppo dell’azienda, favorendone l’espansione geografica. In prospettiva, potrebbe valutare anche un ampliamento della gamma prodotti ad altri segmenti attigui. Non esclude acquisizioni, nel caso in cui ci fosse l’opportunità, senza ricorrere a ulteriori risorse esterne.
Ethica Debt Advisory ha assistito Palladio per la strutturazione del finanziamento, mentre Intesa Sanpaolo è stata assistita sul piano legale da Simmons & Simmons. PFH è stata assistita inoltre da Nctm Studio Legale, Roland Berger ha agito in qualità di business advisor, New Deal Advisors ha curato gli aspetti di due diligence finanziaria e fiscale. AON è stata coinvolta per le attività di risk & insurance assessment mentre Deloitte Deloitte Legal Studio Associato per la due diligence legale e giuslavoristica. Santi e i suoi soci sono stati invece assistiti da Futuro all’Impresa (FAI) in qualità di advisor finanziario, dallo Studio Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners in qualità di advisor legale e dallo Studio Morandi come advisor fiscale.
A inizio anno Palladio ha concluso una riorganizzazione complessiva delle sue in due piattaforme societarie, elaborata con i consulenti di Bcg (si veda altro articolo di BeBeez). La prima è dedicata al private equity e investe in parte direttamente e in parte con il veicolo Vei Capital. Sotto questa piattaforma finiscono quindi tutte le partecipazioni di private equity di Palladio, da RCF, leader nei sistemi di amplificazione e nei microfoni professionali, che lo scorso ottobre ha ritirato l’ipo a Piazza Affari (si veda altro articolo di BeBeez); a Fila, multinazionale di matite e pennarelli, quotata in Borsa a seguito della business combination con la Spac Space (si veda altro articolo di BeBeez); al Rina, uno dei più grandi gruppi europei nel settore dei servizi di certificazione (si veda altro articolo di BeBeez); a Tch Cimos, leader nei componenti per motori turbo; a Uni Gasket, specializzata nella produzione di tubi e guarnizioni in gomma e silicone (si veda altro articolo di BeBeez), e sotto questa piattaforma entrerà anche la partecipazione in Sio, società di Cantù (Como) che fornisce strumenti per le intercettazioni a Procure, forze dell’ordine e agli enti governativii, se andrà in porto la trattativa in corso da prima dell’estate (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso giugno Palladio ha ceduto invece a Oaktree la partecipazione in Costa Edutainment, la società genovese che gestisce una serie di parchi di intrattenimento ed educazione scientifica,(si veda altro articolo di BeBeez). La seconda piattaforma di Palladio raccoglie invece tutti gli investimenti fatti da Vei Green più quelli nelle infrastrutture ed è dedicata alle energie rinnovabili e al cleantech.