Il gruppo Panini, il noto produttore delle storiche figurine dei calciatori, nel 2018 toccherà un fatturato di 1 miliardo di euro circa grazie ai Mondiali, praticamente il doppio rispetto ai 536 milioni del 2017. Lo ha dichiarato Antonio Allegra, direttore mercato Italia della Panini, martedì 8 gennaio durante la presentazione del nuovo album “Calciatori 2018-2019”, la celebre collezione dell’azienda modenese, arrivata ormai alla 58esima edizione.
Proprio anticipando risultati di bilancio molto positivi, lo scorso autunno i soci di Panini (l’amministratore delegato Aldo Hugo Sallustro, il presidente Anna Baroni e Maria Francesca Baroni) hanno dato mandato a Lincoln International per individuare potenziali investitori interessati a rilevare l’azienda. Al momento si sarebbe arrivati a una short list a due, tra un fondo di private equity internazionale e un gruppo industriale statunitense.
Non è la prima volta che si parla di possibile cessione per Panini, che stampa anche le strisce di Topolino e dei fumetti Marvel. Di norma accade sempre a valle dei risultati di bilancio dell’anno dei Mondiali. Il 2018, comunque, il risultato di un miliardo è davvero un grande balzo, se si pensa che il 2014, l’anno del Mondiale di calcio precedente, Panini aveva chiuso il bilancio con 758 milioni di ricavi e un ebitda di 198 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). In ogni caso oggi le valutazioni che circolano per il gruppo sono superiori a un miliardo di euro.
Panini è nata nel 1961, con la commercializzazione della prima collezione Calciatori, anche se i fratelli Panini avevano già nel 1945 la gestione di un chiosco nel corso Duomo di Modena e nel 1954 era nata l’Agenzia Distribuzione Giornali Fratelli Panini. Fino al 1988 l’azienda è sempre stata gestita dalla famiglia Panini, mentre quell’anno è stata ceduta al Gruppo Maxwell. Quattro anni dopo, nel 1992, la Panini è stata acquistata dall’allora Bain Gallo Cuneo e dal gruppo De Agostini, che due anni dopo la rivendono al Marvel Entertainment Group. A inizio ottobre 1999 l’azienda è tornata di proprietà italiana grazie al management buyout finanziato da Fineldo spa, la finanziaria della famiglia Merloni. Fineldo nel 2016 è poi uscita dal capitale di Panini, incassando 79,7 milioni di euro per la sua quota del 23% e, nell’ambito di un’operazione di leveraged buyout da 755 milioni di euro complessivi, la proprietà è passata tutta in mano agli attuali soci (si veda altro articolo di BeBeez).