PM & Partners sgr ha rilevato il pacchetto di controllo di Cytech, leader mondiale nel settore delle protezioni per abbigliamento sportivo, in particolare di fondelli per pantaloncini e guanti da ciclismo. A vendere Cytech sono stati i soci fondatori Stefano Coccia e Marino De Marchi che reinvestiranno nella società con una quota di minoranza (si vedano qui il comunicato stampa dei consulenti e qui la nota della sgr).
L’operazione è stata condotta attraverso il nuovo fondo PM&P III, al suo primo investimento. Lanciato lo scorso anno, il terzo fondo conta tra gli investitori del primo closing anche il Fondo di Fondi Private Equity Italia di Fondo italiano d’Investimento sgr. Si tratta di un ritorno di PM&Partners agli acquisti dopo lungo tempo. Il secondo fondo di PM&Partners aveva infatti terminato il periodo di investimento nel giugno 2014, contestualmente all’uscita dall’sgr del partner storico Francesco Panfilo, che aveva ceduto le sue quota ai soci Andrea Mugnai e Massimo Grasselli (si veda altro articolo di BeBeez). Il secondo fondo nel dicembre 2008 aveva raccolto 340 milioni di euro.
I venditori sono stati assistiti da Gianni & Origoni. Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners, Deloitte, GLG e Anthesis hanno affiancato PM & Partners sgr nell’acquisizione. L’operazione è stata finanziata da Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano, seguita dallo studio legale Clifford Chance. Lo Studio Notai Milano ha curato gli aspetti notarili.
Cytech, con sede a San Vendemiano (Treviso) è stata fondata nel 2000. I suoi prodotti sono impiegati sopratutto nel ciclismo e nell’equitazione. Tuttavia la società sta pianificando l’ingresso in nuove discipline sportive. Ha chiuso il 2019 con ricavi per 10,5 milioni di euro, un ebitda di 2,36 milioni e una posizione finanziaria netta di 5 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus).
PM & Partners accompagnerà la società in un ambizioso piano di sviluppo, anche attraverso il rafforzamento dell’organizzazione (con l’ingresso di un nuovo ceo di grande esperienza nel settore) e l’acquisizione di aziende complementari in Italia e all’estero.