Torna attiva sul mercato delle compravendite di navi la società di shipping Premuda spa, controllata da Pillarstone Italy, che nei giorni scorsi ha confermato voci di stampa sull’acquisizione da DM Shipping (joint venture fra d’Amico International Shipping e Mitsubishi) della nuova nave cisterna High Efficiency, per un prezzo superiore ai 16 milioni di dollari (si veda qui Splash247.com). L’acquisto è stato effettuato tramite una controllata di Premuda. Un’operazione che è avvenuta a valle dei buoni risultati del bilancio 2018 (si veda qui il comunicato stampa).
Premuda ha infatti registrato un giro d’affari di 36,2 milioni di euro, con un ebitda che è salito a 10,9 milioni di euro, battendo sia le attese sia i risultati del 2017, e con un ebitda margin che raddoppiato dal 2017, toccando il 30% (si veda anche Ship2Shore).
Premuda spa è uno dei principali operatori nei servizi di trasporto marittimo e nel noleggio di navi per il trasporto di rinfuse liquide e secche ed è inoltre proprietario di FPSO (ovvero sistemi di estrazione, stoccaggio e ridistribuzione di prodotti petroliferi mediante strutture galleggianti). Dall’aprile 2016 è controllata dal fondo di turnaround Pillarstone, che aveva raggiunto un accordo con le tre principali banche creditrici (Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banca Carige). L’accordo prevedeva la cessione dei loro crediti a Pillarstone e la loro successiva cartolarizzazione (si veda altro articolo di BeBeez). La società aveva un patrimonio netto negativo di 90 milioni e un indebitamento a 341 milioni di euro. E’ stata ricapitalizzata e delistata da Pillarstone, che ha anche fornito liquidità alla compagnia per circa 50 milioni di euro in debt-equity swap (si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo è diventato proprietario al 100% di Premuda nel marzo 2017 (si veda altro articolo di BeBeez).
Premuda ha comunicato anche che è stato eletto il nuovo Consiglio di amministrazione, che resterà in carica 3 anni, composto da Alcide Ezio Rosina (presidente, che in passato è stato amministratore delegato della società), Gaudenzio Bonaldo Gregori (vicepresidente di Premuda e managing partner di Pillarstone Italy), Marco Fiori (amministratore delegato), Jens Martin Arveschoug Jensen, Roberto Rondelli, Enrico Barbieri.
In un’intervista lo scorso gennaio a TheMediTelegraph, all’indomani della sua nomina, Fiori aveva detto: “Sono qui da 24 ore, ma con certezza le posso dire che il mio mandato è orientato alla crescita della società. Oggi l’azienda è molto forte sulla parte del trasporto carichi secchi, anche perché complessivamente è un mercato che nei mesi scorsi è andato meglio rispetto a quello dei carichi liquidi. È evidente che per essere importanti sul mercato è necessario ampliare e far crescere la compagnia. Certo, il disegno è noto: il mercato in questi ultimi anni si è diviso in soggetti che hanno comprato e soggetti che sono stati comprati. Noi vogliamo far parte della prima categoria. Questo comporterà sia una crescita organica, sia attraverso altri soggetti. Premuda sarà insomma una piattaforma aggregatrice”.
Infine, Premuda è uscita ufficialmente da Confitarma (Confederazione Italiana Armatori). Nel comunicato si dice che “non sono stati espressi giudizi negativi sull’associazione, né la società entrerà in altre associazioni, preferendo, in questa fase della propria vita, l’indipendenza dal mondo associativo”.
Nel luglio 2017 Pillarstone e Confitarma di erano scontrati duramente sul tema RBD Armatori. L’allora presidente Emanuele Grimaldi, “ha rilevato un comportamento molto aggressivo di Pillarstone che ha deciso di agire nei confronti della RBD Armatori, dopo aver ottenuto la cessione dei crediti da parte di Banca Mps e di Intesa Sanpaolo”. All’indomani dell’acquisizione di 560 milioni di euro di crediti in portafoglio alle banche verso la società armatoriale napoletana (si veda altro articolo di BeBeez), Pillarstone Italy aveva infatti avanzato istanza di fallimento su RBD Armatori presso il tribunale di Torre Annunziata (si veda altro articolo di BeBeez). Per contro, nel 2015 Confitarma e Abi avevano definito con una specifica circolare degli accordi precisi su questo argomento, con Abi che aveva invitato le banche associate a concordare e coordinare con gli armatori eventuali cessioni di credito (si veda altro articolo di BeBeez).
Pillarstone è il fondo di private equity sostenuto da Kkr specializzato in ristrutturazioni aziendali, che dal 2016 è entrato anche nell’industria marittima italiana, a partire proprio dalle operazioni su Premuda e in seguito Rbd Armatori. Nel febbraio scorso il fondo ha comprato crediti deteriorati per 350 milioni di dollari da Intesa Sanpaolo e Unicredit. I crediti acquisti riguardavano cinque compagnie armatoriali: Perseveranza di Navigazione, Elbana di Navigazione, Morfini, Finaval e Motia Compagnia di Navigazione. I crediti erano legati a mutui ipotecari contratti per l’acquisto di almeno una quindicina di navi, soprattutto navi cisterna e portarinfuse secche (si veda altro articolo di BeBeez).