Barovier&Toso, la storica azienda di Murano, leader nel settore dell’illuminazione decorativa in vetro passa di mano. A comprare il 95% del capitale della società è stato Rinaldo Invernizzi, membro della famiglia a cui faceva capo Galbani (scarica qui il comunicato stampa).
Sinora Barovier&Toso era controllata all’80% dai fondi AVM Private Equity e DVR&C Private Equity e per il resto dall’erede della famiglia fondatrice, Jacopo Barovier, che è anche presidente e amministratore delegato.
Nel dettaglio, a vendere sono stati Officina dell’Arte (veicolo di investimento detenuto dai fondi) e Vetrai28, società che fa capo alla famiglia Barovier, mentre a comprare è stata Oikia 3 srl, una società veicolo che fa capo appunto a Rinaldo Invernizzi.
Iacopo Barovier, seppure con una partecipazione ridotta, resterà nella compagine societaria, garantendo, in questo modo, la salvaguardia della tradizione e la continuità della gestione.
Advisor dell’operazione sono stati: per Officina dell’Arte, lo Studio Pedersoli e Associati di Milano; per Vetrai28, lo Studio Grimani&Pesce Dottori Commercialisti di Venezia-Mestre; per Oikia3, lo Studio Pirola Pennuto Zei & Associati.
Barovier&Toso era sul mercato da oltre un anno (si veda altro articolo di BeBeez). I due fondi erano entrati nel capitale della società nel luglio 2010 sulla base di una valutazione complessiva di 20 milioni di euro. Da allora Barovier&Toso è cresciuta parecchio e la società potrebbe essere stata valutata attorno ai 25 milioni di euro, cioè circa 10 volte l’ebitda. Barovier ha infatti chiuso il 2014 con un fatturato di circa 15 milioni di euro , inlinea con il 2013, e con un ebitda di 2,6 milioni (in calo dai 3 milioni del 2013).
La società nel 2012 aveva ricevuto le avances di Venini, altra storica e nota azienda vetraria veneta, alla ricerca di un partner per finanziare lo sviluppo all’estero. La cosa però non aveva avuto seguito.