Ruffini Partecipazioni, la holding che sinora possedeva il 22,5% del noto produttore di piumini Moncler, quotato a Piazza Affari, ha collocato per 48,80 euro per azione il 3,2% del produttore di piumini Moncler (per un totale di 8,2 milioni di azioni). La cessione è stata condotta tramite un accelerated bookbuilding (abb), per un corrispettivo complessivo pari a 400,16 milioni (si veda qui il comunicato stampa).
BofA Securities e Morgan Stanley hanno agito in qualità di joint bookrunner dell’offerta. Gatti Pavesi Bianchi Ludovici ha agito in qualità di legal counsel italiano e White & Case di legal counsel inglese e statunitense.
Successivamente alla conclusione dell’operazione e al conferimento di azioni Moncler di nuova emissione a Ruffini Partecipazioni previsto nel contesto dell’aggregazione di Sportswear Company (la società che detiene il marchio Stone Island, in precedenza controllata dalla famiglia Rivetti e dal fondo sovrano di Singapore Temasek), Ruffini Partecipazioni sarà individualmente titolare di una quota del 24,2% del capitale sociale di Moncler fully diluted.
Ricordiamo infatti che nel febbraio scorso sono stati siglati gli accordi tra Moncler, la famiglia Rivetti e Temasek (si veda altro articolo di BeBeez), che hanno portato il noto produttore di piumini quotato a Piazza Affari a controllare il 100% dell’iconico marchio di abbigliamento casual, così come annunciato nel dicembre scorso (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, Moncler comprerà da Venezio Investments (società controllata indirettamente da Temasek Holdings) il 30% di Sportswear Company (SPW) per 345 milioni di euro. Moncler comprerà inoltre il 70% di SPW da Rivetex (società riconducibile a Carlo Rivetti) e dalla famiglia Rivetti (si veda qui il comunicato stampa).
Sia la famiglia Rivetti sia Temasek al closing dell’operazione reinvestiranno il 50% del corrispettivo incassato in azioni di nuova emissione di Moncler al prezzo di 37,51 euro ciascuna, con i Rivetti che investiranno quindi 402,5 milioni di euro per il 3,921% del capitale della società quotata e con Temasek che investirà 172,5 milioni per l’1,68%. L’assemblea straordinaria di Moncler che delibererà l’aumento di capitale da 575 milioni si terrà il prossimo 25 marzo. Il closing dell’operazione è previsto entro il 31 marzo 2021. Le nuove azioni di Moncler saranno, come sopra ricordato, conferite a Ruffini Partecipazioni. A seguito dell’operazione, il fondo sovrano di Singapore si troverà a detenere, direttamente e indirettamente, circa il 6,2% del produttore di piumini.
Ruffini Partecipazioni (RP) è controllata all’87,2% da Ruffini Partecipazioni Holding (RPH) di Remo Ruffini e per il 12,8% dal fondo sovrano di Singapore Temasek. Queste quote sono il risultato del riassetto dell’azionariato avvenuto nel novembre 2019, quando Venezio ha ceduto a RPH circa la metà della sua quota in RP che era del 22,685%, ottenendo in cambio il 2,877% del capitale di Moncler più un conguaglio in denaro (si veda altro articolo di BeBeez).
Moncler è quotata a Piazza Affari dal dicembre 2013 (si veda altro articolo di BeBeez). Era arrivata in Borsa accompagnata dai fondi di private equity azionisti: Eurazeo, che al momento dell’ipo aveva il 45%; Carlyle che aveva il 18%; e Progressio Investimenti (5%). Eurazeo aveva investito in Moncler nel giugno 2011, affiancandosi nel capitale di Moncler a Remo Ruffini e agli altri fondi già presenti. Carlyle a sua volta aveva inizialmente investito in Moncler nel 2008, rilevando parte della quota che aveva allora Mittel insieme a Progressio (si veda qui il comunicato stampa di allora). Eurazeo è stato l’ultimo dei fondi di quel gruppo a uscire dal capitale di Moncler nel marzo 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
In vista dello sbarco in Borsa, invece, nell’agosto 2013, Tamburi Investment Partners aveva investito in RP in club deal con un gruppo di imprenditori riuniti in Clubsette srl (si veda altro articolo di BeBeez) e successivamente nel luglio 2016 aveva esercitato un’opzione a suo favore, che gli permetteva di convertire la sua quota del 14% di RP in azioni Moncler per il 5,125% del capitale. Nel settembre dello stesso anno era poi stata avviata la liquidazione di Clubsette per poter consentire l’attribuzione ai propri soci del relativo pro quota di azioni Moncler. L’uscita di Clubsette da RP era stata contestuale all’ingresso di Temasek e del finanziere Juan Carlo Torres, a cui fa capo il gruppo svizzero Dufry, il big dei duty free, stringendo un nuovo patto parasociale con Ruffini (si veda altro articolo di BeBeez). Moncler è nata a Monestier-de-Clermont (Grenoble) in Francia nel 1952. Nel 2003 è stata rilevata da Remo Ruffini.
Moncler distribuisce direttamente le sue collezioni in più di 70 Paesi, operando nei mercati internazionali attraverso cinque organizzazioni regionali. La rete distributiva dell’azienda include negozi monomarca, il proprio sito e-commerce e una rete selettiva di negozi multibrand e di department store. A oggi il network di negozi monomarca è composto da 218 negozi retail e 63 negozi wholesale. Nel 2019 Moncler contava circa 4.600 dipendenti e un fatturato di 1,628 miliardi di euro, di cui l’11% in Italia, il 29% nel resto d’Europa, il 16% in America e il 44% in Asia e resto del mondo. Il canale retail rappresenta il 77% delle vendite, mentre il 23% è generato dal canale wholesale. Moncler ha chiuso il 2020 con ricavi per 1,44 miliardi (-12% al tasso di cambio corrente) a fronte di un calo delle vendite nei negozi del 18%; un ebit di 368,8 milioni e un ebit margin del 25,6% (30,2% nel 2019 e un reddito netto di 300,4 milioni dai 359 dell’anno precedente; infine, una posizione finanziaria netta di 855,3 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Il Cda ha proposto un dividendo di 0,45 euro per azione, per un totale di 113,7 milioni di euro.