Al via il lancio, anche sul mercato italiano, del Swiss Life Funds (LUX) Privado Infrastructure SICAV-ELTIF, l’Eltif infrastrutturale di Swiss Life Asset Managers, braccio del risparmio gestito della più grande compagnia di assicurazione sulla vita elvetica Swiss Life, nato nel 2011 con oltre 10,2 miliardi di euro in gestione. Il fondo è stato costruito nel rispetto della normativa Eltif 2.0 (si veda qui il comunicato stampa).
Il fondo ha avuto il suo avvio tra gennaio e febbraio scorsi e ora è arrivato anche in Italia, mercato su cui l’asset manager svizzero sta puntando, avendo anche una presenza a Milano. Secondo quanto risulta a BeBeez, la società sta lavorando per siglare accordi con alcuni distributori in Italia, come banche private o reti che hanno il canale private. L’idea alla base del lancio di un Eltif è come noto quella di democratizzare un investimento alternativo. Anche se, per godere dei suoi frutti, in una pianificazione “ci rivolgiamo a clienti con cultura finanziaria, una visione di medio lungo termine e un patrimonio medio alto”, fa sapere l’asset manager. Sta di fatto che si parte da una share class molto contenuta (1.000 euro) fino a una share class da un milione di euro. In genere il taglio medio è intorno ai 100 mila euro. A tutela degli investitori meno avvezzi al rischio, infatti, questo Eltif ha una liquidabilità più favorevole rispetto agli altri presenti sul mercato, adatto quindi anche a un investitore non troppo sofisticato. Si possono infatti fare sottoscrizioni mensili e riscatti trimestrali.
Privado Infrastructure è gestito attivamente senza riferimento a un indice. Il periodo di sottoscrizione iniziale termina il 30 aprile 2024. Successivamente gli investitori idonei avranno la possibilità di effettuare, come detto, sottoscrizioni mensili e riscatti trimestrali secondo alcune finestre temporali. In ragione del periodo di investimento consigliato di almeno sette anni.
Il fondo offre agli investitori privati un accesso senza precedenti al mondo delle infrastrutture, una asset class tradizionalmente accessibile solo agli investitori istituzionali. “Con questo strumento si prende esposizione a un portafoglio diversificato di oltre 40 aziende che offrono servizi essenziali alla società, ad esempio parchi eolici e solari, centrali idroelettriche, data center, reti in fibra, reti di teleriscaldamento, sistemi di trasporto ferroviario, ospedali privati”, racconta a BeBeez Antonio Iaquinta, head of sales for Southern Europe di Swiss Life am. E aggiunge: “L’Eltif è uno strumento importante perchè, nell’ottica del regolatore europeo, permette agli investitori retail sofisticati di investire in mercati privati con un focus specifico sulle infrastrutture. Con questo strumento possiamo portare agli investitori privati quello che finora è stato appannaggio degli istituzionali. Lo scopo del Regolamento Eltif è favorire gli investimenti a lungo termine nell’economia reale, che comprende aziende private quotate e non quotate, progetti infrastrutturali nonché investimenti immobiliari. Noi, come gruppo, gestiamo 10 miliardi di euro su fondi istituzionali chiusi tradizionali”.
L’urgente fabbisogno globale di infrastrutture essenziali è ampiamente riconosciuto dal mercato. Si legge nella nota che “infrastrutture nuove o rinnovate saranno cruciali per la disponibilità futura di acqua potabile, spazi residenziali e commerciali, illuminazione, servizi igienico-sanitari e altre risorse vitali. Pertanto, il fabbisogno totale globale di investimenti in infrastrutture è stimato a 3.900 miliardi di dollari su base annua. L’espansione economica, l’urbanizzazione e la crescita demografica rendono ancora più urgente il fabbisogno di infrastrutture nuove o rimodernate”.
Dal 2011 Swiss Life Asset Managers è specializzata in investimenti diretti nelle infrastrutture. Il team è composto da 65 professionisti e ha effettuato 75 investimenti diretti in tutti i principali settori infrastrutturali: energie rinnovabili ed energia, comunicazioni e trasporti, servizi di pubblica utilità e infrastrutture sociali.
La società sta puntando sul mercato italiano. Ricordiamo a questo proposito che a maggio 2023 ha acquisito per 84 milioni di euro la maggioranza di Powy, sviluppatore, proprietario e gestore indipendente di stazioni di ricarica pubbliche per veicoli elettrici quick, fast e ultra-fast (si veda altro articolo di BeBeez). I fondatori e azionisti, Federico Fea (che finora aveva il 66%) e Andrea Brentan (che finora aveva il 22%), continuano a gestire Powy rispettivamente come ceo e presidente.
Ricordiamo infine che il mercato degli Eltif è cresciuto nel 2022 di poco più del 50% rispetto al 2021. Quasi 4 miliardi di euro aggiuntivi sono confluiti in questi prodotti. Sulla base di un’indagine condotta tra le società di gestione in aprile 2023, Scope ratings stimava un volume di mercato di circa 11,3 miliardi di euro alla fine del 2022. E il mercato italiano ha raggiunto quota 2,6 miliardi, di cui il 95% attribuibile ai clienti privati. Segno che l’Italia è sulla buona strada per vincere la sfida di avvicinare i piccoli investitori retail al mondo del non quotato (si veda altro articolo di BeBeez).