
Dopo l’annuncio la scorsa settimana dell’imminente lancio dell’opa su Atlantia da parte della famiglia Benetton insieme a Blackstone Infrastructure Partners al prezzo di 23,74 euro per azione, comprensivo del dividendo di 0,74 euro (si veda altro articolo di BeBeez), si è raffreddata l’ipotesi di una contro-opa da parte della cordata concorrente formata dal fondo americano Global Infrastructure Partners, dal gruppo canadese Brookfield Asset Management e dal colosso delle costruzioni spagnolo ACS, guidato da Florentino Perez (noto anche per essere il presidente della squadra di calcio Real Madrid) e socio di Atlantia nel gruppo spagnolo di autostrade Abertis.
Una convinzione che è stata rafforzata dal fatto che Fondazione CRT, che oggi possiede il 4,54% di Atlantia, ha annunciato che aderirà all’opa per il totale della propria partecipazione. Ricordiamo infatti che Fondazione CRT, che in questi anni si è sempre schierata con i Benetton, come precisato nella nota di annuncio dell’opa (si veda altro articolo di BeBeez), si era impegnata a portare in adesione all’offerta circa 6,25 milioni di azioni Atlantia, pari allo 0,76% del capitale entro 5 giorni lavorativi dall’inizio del periodo di adesione e, in caso di esito positivo dell’offerta, reinvestire tutti i proventi derivanti dalla vendita di tali azioni per sottoscrivere azioni della controllante Schemaquarantadue spa (HoldCo) del veicolo che lancerà l’opa, Schemaquarantatre spa (BIdCo). Da parte loro, HoldCo e BidCo avevano concesso a Fondazione CRT il diritto, esercitabile fino a oggi 22 aprile, di estendere l’Impegno di adesione CRT a ulteriori circa 31,2 milioni di azioni Atlantia, pari al 3,78% del capitale, con facoltà di reinvestire in tutto o in parte i proventi per sottoscrivere azioni di HoldCo. In particolare, ora Fondazione CRT ha comunicato che una quota complessiva pari al 3% del capitale sociale di Atlantia sarà reinvestita in HoldCo, mentre il rimanente 1,54% sarà apportato all’opa e monetizzato.
E infatti ieri il titolo in Borsa ha chiuso a 22,79 euro, pari a una capitalizzazione di oltre 18,8 miliardi di euro, sostanzialmente invariato dopo il balzo della scorsa settimana, a valle dell’annuncio dell’imminente lancio dell’opa da parte di dell’accoppiata Edizione Holding-Blackstone.
Ma se è vero che l’ipotesi di una contro-opa non sembra più plausibile, è anche vero che le mire di Perez avrebbero soltanto cambiato obiettivo, pur sempre restando nella galassia Atlantia. Negli ultimi giorni circola l‘ipotesi che ACS sia a questo punto interessata, da un lato, alla quota del 15,5% (25% dei diritti di voto) che Atlantia possiede in Getlink la società concessionaria del tunnel della Manica, quotata a Parigi e con un azionariato molto frammentato, e, dall’altro, alla quota del 50% più un’azione che sempre Atlantia possiede in Abertis e di cui ACS possiede il 30% e Hochtief (controllato da ACS) il 20% (meno una azione). Getlink ha oggi una capitalizzazione di circa 9,5 miliardi di euro per cui il 15,5% ha un valore di 1,5 miliardi, mentre Atlantia, ACS e Hochtief avevano delistato Abertis nel 2018 con un’opa da quasi 17 miliardi di euro.
Come riferito da MF Milano Finanza, Equita sim ritiene “che le probabilità di una contro-offerta da parte della cordata guidata da ACS siano ridotte e quindi riduciamo la raccomandazione sul titolo da buy a hold, considerando che il prezzo dell’offerta di Edizione-Blackstone di 23,74 euro per azione compreso il dividendo di 0,74 euro per azione è a premio rispetto alla nostra valutazione fondamentale”. Mentre gli analisti di Intesa Sanpaolo, che ritengono a loro volta improbabile una controfferta su Atlantia, segnalano che “la cessione della partecipazione in Getlink potrebbe accelerare il rimborso del debito una volta terminata l’offerta su Atlantia”. Infine gli analisti di Bestinver Securities a loro volta hanno dichiarato: “Riteniamo che l’opa di Edizione/Blackstone a 23,74 euro per azione compreso il dividendo di 0,74 euro che verrà distribuito il prossimo mese avrà successo” e hanno precisato che Atlantia rappresenta ancora un’interessante opportunità di investimento nel breve termine in quanto lo spread rispetto al prezzo offerto è ancora abbastanza ampio, “riteniamo che si chiuderà dopo il pagamento della cedola il prossimo 23 maggio”. Bestinver che ha un rating buy e un target price tra 19 e 20 euro sull’azione.