Che il dossier di Sergio Rossi sarebbe finito sul tavolo dei fondi di private equity era scontato. Ma ora pare che alcuni operatori stranieri siano già in due diligence sui conti. Lo riferisce il Sole 24 Ore.
Lo scorso febbraio, in occasione della presertnazione dei conti 2014, François-Henri Pinault a capo del colosso del lusso Kering, aveva ventilato l’ipotesi di cedere il marchio italiano di calzature. Pinault aveva detto che “Kering ha avviato una revisione strategica del marchio Sergio Rossi, per verificare l’opportunità di mantenerlo in portafoglio a medio-lungo termine” e “la cessione è una delle opzioni”. E infattinel bilancio consolidato di 2014 di Kering la partecipazione in Sergio Rossi è classificata come asset a disposizione per la vendita (scarica qui il bilancio di Kering).
Ma già nell’agosto 2013 era circolata l’indiscrezione (si veda qui il Sole 24 Ore) sulla vendita del marchio da parte di Kering. Tra i potenziali compratori, in quell’occasione, erano circolati i nomi della famiglia reale del Qatar (la stessa che ha comprato Valentino) e dell’imprenditore Renzo Rosso.
Sergio Rossi ha realizzato giro d’affari e risultati in calo negli ultimi anni: da 99 milioni di euro di vendite nel 2004, il marchio è passato a 92 milioni nel 2013 e a 83 milioni nel 2014, con una discesa parallela della marginalità. Già nel bilancio 2014 Kering ha effettuato una svalutazione del marchio per 52 milioni di euro.