La scorsa settimana Sesa, società italiana attiva nell’innovazione tecnologica e nei servizi informatici e digitali per le aziende, quotata sul segmento Star di Borsa Italiana, ha rilevato il 55% della torinese Addfor Industriale, specializzata in Artificial Intelligence e data science per i settori industriali del made in Italy (si veda qui il comunicato stampa). L’acquisizione è stata effettuata tramite Var Group, società interamente controllata da Sesa attiva nel software e nella system integration. A vendere Addfor Industriale sono stati Ruben Borchetto ed Enrico Busto, fondatori e managing partner di Addfor Industriale, che manterranno la minoranza dell’azienda e ruoli apicali.
La cessione della maggioranza a Sesa è stata realizzata sulla base di prezzi in linea con i parametri EV/Ebitda di riferimento (5 volte), generalmente applicati dal gruppo acquirente, e meccanismi di earn out legati alla continuità ed allo sviluppo del business, con il coinvolgimento a lungo termine delle figure chiave.
Addfor Industriale, forte di un team di 15 professionisti specializzati, contribuirà allo sviluppo del business di data science di Var Group, che includendo le acquisizioni nel maggio 2020 di Analytics Networks e SPS (si veda qui il comunicato stampa), già genera ricavi annui per circa 5 milioni di euro impiegando 50 dipendenti. In questo modo, il Gruppo Sesa rafforza il proprio posizionamento competitivo in un’area di business a elevato valore aggiunto, continuando a integrare know how e soluzioni di innovazione tecnologica a supporto del crescente fabbisogno di trasformazione digitale delle imprese italiane.
“L’ingresso di Addfor Industriale all’interno della business unit data science di Var Group contribuirà allo sviluppo di un progetto industriale di lungo termine, valorizzando la nostra esperienza a supporto della creazione di un polo di eccellenza e di riferimento per le soluzioni di data Sìscience”, hanno affermato Borchetto e Busto.
Francesca Moriani, ceo di Var Group, ha dichiarato: “Le soluzioni e le competenze delle risorse umane di Addfor Industriale saranno valorizzate all’interno della nostra organizzazione come eccellenze che arricchiscono la nostra offerta per leindustrie italiane, nell’attuale fase di ripartenza dell’economia basata su innovazione tecnologica e digitalizzazione”.
Alessandro Fabbroni, amministratore delegato di Sesa, ha commentato: “Il Gruppo Sesa prosegue la strategia di investimento in competenze con il rafforzamento del settore Artificial Intelligence e data science, che costituisce un’area di avanguardia tecnologica e un fattore cruciale per la trasformazione digitale di imprese e organizzazioni”.
Per Sesa quella di Addfor Industriale è la 23ma operazione di m&a dal gennaio 2020 e la 35ma dal 2015 (si veda qui la presentazione agli analisti dello scorso marzo). Questo mese Sesa, tramite la controllata Computer Gross spa, è salita dal 19 al 70% della società che fornisce servizi di assistenza per il risparmio energetico PM Service srl (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso aprile Sesa aveva annunciato tre distinti accordi vincolanti per l’acquisizione rispettivamente del 63,1% di IFM Infomaster; del 60% di Digital Storm e del 51% di Tecnikè srl (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dicembre scorso Sesa aveva rilevato il 55% di Palitalsoft, che sviluppa software per le pubbliche amministrazioni, dalla famiglia Cimarelli (si veda altro articolo di BeBeez).
La crescita per linee esterne è stata agevolata anche dall’ingresso di Tamburi Investment Partners (TIP) con il 15% nel capitale di ITH spa, holding di controllo di Sesa con il 52,8%, nel luglio 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Nel giugno 2020 TIP è poi salita al 20,6% (si veda altro articolo di BeBeez).
La scorsa settimana, Sesa ha lanciato Sesa4Innovation, nuovo programma di accelerazione industriale. Il programma mette a disposizione delle startup la stessa metodologia e le più evolute tecnologie digitali utilizzate per accelerare il business dei più importanti distretti industriali. Il progetto ha l’obiettivo di condividere con le nuove realtà le tecnologie digitali innovative e i servizi di integrazione sviluppati dal Gruppo. Le startup in particolare potranno avvalersi di servizi integrati in ambito risorse umane, legale, marketing e comunicazione disponibili all’interno del polo tecnologico di Sesa.
In proposito Moriani di Var Group ha spiegato: “Da sempre accompagniamo le imprese del made in Italy nel percorso di trasformazione digitale. Sesa4Innovation è un progetto sul quale lavoriamo da tempo. Stiamo già valutando sette realtà che operano in settori quali fitness, healthcare e sharing economy, pronti ad incontrare ulteriori iniziative in altri ambiti della nostra economia”.
Ha aggiunto il ceo del gruppo, Fabbroni: “Confermiamo l’impegno a sviluppare modelli di creazione di valore innovativi e sostenibili: grazie a Sesa4Innovation, l’esperienza, le competenze digitali e gli investimenti di Sesa vengono resi disponibili per lo sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali, abilitando nuove opportunità di business”.
Ricordiamo che gli azionisti di Sesa nel gennaio scorso hanno avviato il percorso di certificazione B Corp, che permetterà di valutare e misurare l’impatto del gruppo in materia di sostenibilità, al fine di rispettare i principali standard ESG (si veda qui il comunicato stampa). Il gruppo, che è quotato a Piazza Affari, ha chiuso i 9 mesi al gennaio 2021 (l’esercizio chiude a fine aprile) con ricavi per 1.534 milioni (+14,1% anno su anno), un ebitda consolidato di 92,2 milioni (+32,7% anno su anno) e una liquidità netta consolidata rettificata di 60,4, contro gli 1,1 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente (si veda qui il comunicato stampa). Sesa ha beneficiato del flusso di cassa generato dalla gestione operativa (oltre 100 milioni nel periodo di 12 mesi al 31 gennaio 2021), al netto di investimenti in acquisizioni societarie e infrastrutture tecnologiche per circa 50 milioni.
Sesa era sbarcata al segmento Star di Borsa Italiana nel febbraio 2013, a seguito della business combination con Made in Italy 1, la prima Spac di diritto italiano a quotarsi a Piazza Affari (si veda altro articolo di BeBeez).