di Salvatore Bruno e Giuliano Castagneto
Sfiora i 1.100 milioni di euro il portafoglio in fondi di investimento alternativi della Cassa dei Dottori Commercialisti, in crescita di quasi 165 milioni rispetto al 2020 (si veda qui pag.72 del bilancio 2021). Numeri che fanno dell’ente pensionistico professionale uno dei principali investitori in asset alternativi. A margine della presentazione dei dati del bilancio 2021, Stefano Distilli, presidente della Cassa, ha detto a BeBeez che l’asset class principale, nell’ambito degli investimenti alternativi diversi dai fondi immobiliari, rimane il private equity, mentre venture capital, infrastrutture, private debt e fondi di fondi hanno ancora un ruolo residuale. Michele Pirotta, vicepresidente della Cassa, ha aggiunto che l’ente, in linea con le tendenze di mercato, dedica un’attenzione crescente a investimenti con approccio ESG e a quelli nelle infrastrutture che per la loro natra di impieghi a lungo termine ben si adattano alle esigenze degli enti previdenziali.
Al 31 12 2021, gli investimenti in fondi chiusi ammontano a 1.099,6 milioni e per le sole quote richiamate riguardano 22 gestori di diritto italiano, 13 di diritto inglese, 27 di diritto lussemburghese e 4 di diritto francese prevalentemente denominati in euro.
L’asset class regina sono i fondi immobiliari, in cui sono allocati 508 milioni di euro, la maggior parte dei quali allocati nei fondi Primo e Secondo RE, gestiti per la Cassa rispettivamente da Prelios e InvestiRE.
Ai fondi di private equity sono stati allocati circa 40 milioni in più rispetto al 2020, portando il capitale conferito da 224 a 264 milioni di euro, (si veda qui pag. 110 del bilancio 2021), con notevoli fette del portafoglio investite nei fondi di Ardian, Permira e Carlyle fra gli internazionali, e Wise Equity , Consilium e Green Arrow tra le sgr italiane o di derivazione italiana.
A fine 2021, nei fondi di private debt risultavano conferiti 154 milioni (contro 127 nel 2020), di cui più del 40% (64 milioni) investiti nei fondi di Ares Capital.
Sono invece quasi raddoppiati a 182 milioni gli investimenti nei fondi infrastrutturali (96 nel 2020), con più della metà (105 milioni) gestiti da Macquarie.
Infine, sul fronte del venture capital, la Cassa ha sottoscritto per 10 milioni il fondo Principia III Health, gestito da Xyence Capital sgr (la ex Principia sgr), che a sua volta ha raccolto 206 milioni. Gli investitori sono cinque fondi pensione e in particolare Enpam, la Cassa previdenziale di medici e dentisti, che sul fondo ha puntato da sola ben 150 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez) e i fondi pensione dei dipendenti di Bnl, Intesa Sanpaolo e delle BCC (25 milioni) (si veda altro articolo di BeBeez).
In generale, l’andamento dei conti dell’Ente è stato positivo. L’avanzo corrente è di oltre 797 milioni di euro in aumento del 67% rispetto all’esercizio precedente (476 milioni di euro). Le riserve patrimoniali superano 10 miliardi e sale il numero degli iscritti, che passa da 70.597 a 72.061 (+2% sul 2020), a fronte di un incremento nel numero di pensionati da 8.988 a 9.903 (+10%), mantenendo un’ottima incidenza di 1 pensionato ogni 7,3 iscritti, con un rapporto tra riserve patrimoniali e pensioni che sale a 30 annualità (29,7 nel 2020). Prosegue inoltre l’incremento dei ricavi da contributi che sfiorano 948 milioni di euro e il totale erogato per i trattamenti pensionistici che rispetto allo scorso anno segna un incremento dell’8%, arrivando a un totale superiore a 337 milioni di euro.