A meno di un mese dalla nomina di Luigi Bonzano, al posto del padre Piero Carlo, come amministratore delegato del gruppo Bcube spa, multinazionale italiana della logistica fondata nel 1952, il manager conferma le voci circolate già la scorsa estate a proposito della ricerca di nuovi investitori con il supporto dell’advisor JP Morgan e che valutavano la società un miliardo di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
In un’intervista rilasciata pochi giorni fa ad Air Cargo Italy, è emersa infatti l’intenzione di accelerare nella ricerca di un partner per un grande merger propedeutico alla successiva quotazione in Borsa.
“Trovare un altro soggetto pari e simile a noi con cui fare una grande operazione di merger ed estrarre valore per poi immaginare in futuro una quotazione in Borsa, sarebbe una scelta vincente che porterebbe subito il fatturato sopra il miliardo di euro”, ha detto Bonzano. Che il partner sia italiano o straniero, poco importa, “purché si porti avanti insieme un’idea di sviluppo legata ad acquisizioni, a riorganizzazioni e tutto ciò che è necessario”, con l’idea poi di “fare insieme un percorso di crescita di 5-7 anni, magari per raddoppiare la dimensione del nostro gruppo mantenendo un livello di profittabilità elevato sempre con un assetto dei costi molto leggero”. E ancora: “Noi attualmente abbiamo attivo una advisory insieme a JP Morgan e stiamo ragionando con dei soggetti finanziari per una cessione di una quota di minoranza del gruppo proprio per dare un minimo di remunerazione agli azionisti. Vedo molto bene il lavoro che stiamo facendo con i fondi che sono rimasti al tavolo, che sono cinque; ti danno la possibilità, anche a livello organizzativo, di avere una visione leggermente diversa da quella magari fino ad oggi adottata. Danno un contributo di natura non solo economico-finanziaria ma anche organizzativo-commerciale”.
I primi nomi di fondi di private equity circolati nei mesi scorsi come possibili interessati al deal sono quelli di Chequers Capital, PAI, Bravia Capital e Sun Capital, con questi ultimi due tornati di moda dopo che si erano fatti i loro nomi già nel 2018 insieme a quello di Apax in occasione di un’asta poi conclusasi allora senza successo (si veda qui Il Sole 24 Ore). Non sarebbe invece interessato al deal il gruppo MSC come sembrava in un primo momento (si veda qui AirCargo Italy).
Ma nei piani di Bcube, non c’è solo la crescita per vie esterne: “Seguiremo anche la strada, obbligatoria, della crescita organica per alzare ogni anno alzare l’asticella in termini di fatturato e di ebitda. A livello geografico, poi, tra i mercati in cui punteremo maggiormente ci sono quello della Polonia, della Germania e degli Stati Uniti dove risiedono molti dei nostri clienti, anche se gli Usa sono un mercato grande e dove magari sarebbe necessaria invece una sinergia con un altro partner almeno di pari dimensione come la nostra”.
BCube, con sede a Casale Monferrato (Alessandria) e tuttora controllata dalla famiglia Bonzano, vanta un business diversificato, che spazia dal farmaceutico ai trasporti (aerei, marittimi, ferroviari) al cargo aereo. Per quanto riguarda i risultati economici del 2022, Bonzano ha dichiarato che Bcube ha assistito nei mesi scorsi al “rallentamento del settore industrial ed energy a causa della guerra e del diverso consumo dell’energia, con l’aggiunta che la stragrande maggioranza di commesse che alla fine del 2021 pensavamo dovessero partire sono state stoppate”. Nonostante ciò, il 2022 si attesterà a circa “445 milioni di fatturato con un ebitda fra il 7 e l’8%, anche se pro-formando Bcube con Bonzai all’interno del gruppo (l’acquisizione è di dicembre scorso) i dati sarebbero sicuramente diversi: sopra i 500 milioni di euro il fatturato e l’ebitda si attesterebbe intorno al 10%”. Questi dati si confrontano con quelli del 2021, anno in cui i ricavi erano stati di oltre 531 milioni, l’ebitda di 45 milioni e il debito netto pari a 14,6 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Tra le operazioni in uscita, ricordiamo che nel dicembre 2021 Bcube aveva ceduto a Castello sgr, controllata all’82% da Oaktree, due complessi logistici in Piemonte e Toscana (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, il fondo Elite Logistic Italy, sottoscritto da Elite Partners Capital e gestito da Castello sgr, aveva acquisito da Bcube due immobili situati a Collesalvetti (Livorno), e Villanova D’Asti in un’operazione di sale e lease-back, dato che la stessa Bcube successivamente alla vendita ha siglato un contratto di locazione per i due immobili.