Siderforgerossi Group spa, uno dei principali produttori mondiali di prodotti forgiati, controllata da KPS Capital Partners, ha annunciato l’acquisizione di Grupo Euskal Forging, un produttore spagnolo di forgiature e anelli laminati senza saldatura, tra cui anelli di diametro superiore a otto metri, che serve i mercati finali dell’energia eolica, dei beni strumentali, del petrolio e del gas, della trasmissione di energia e dell’estrazione mineraria. Con sede a Irura, il gruppo gestisce tre stabilimenti di produzione e ha circa 170 dipendenti (si veda qui il comunicato stampa). A vendere è stato Inversiones Nider Lekim.
Advisor principale dell’operazione per Siderforgerossi e KPS.è stato Banco Sabadell, Houlihan Lokey è stato advisor sul fronte dei capital markets, mentre Paul Weiss, Rifkind, Wharton & Garrison e Cuatrecasas sono stati i consulenti legali. Alantra Corporate Finance è invece stato consulente finanziario del venditore e BSK Legal & Fiscal è stato advisor legale
Iñigo Fernández Garate, general manager di Euskal Forging, ha commentato: “La fusione tra Euskal Forging e Siderforgerossi crea chiari vantaggi per i clienti e i dipendenti di entrambe le aziende. Euskal Forging e Siderforgerossi condividono un impegno per la qualità e il servizio clienti che si estende dalle nostre operazioni ai nostri prodotti. Siamo entusiasti di operare nel quadro proprietario di KPS e di unirci a Siderforgerossi in questo nuovo ed entusiasmante capitolo di crescita”.
Daniele Crose, ceo di Siderforgerossi, ha aggiunto: “Le capacità di Euskal Forging rappresentano un’opportunità senza pari per Siderforgerossi di espandere il portafoglio di prodotti, l’impronta manifatturiera e le competenze. Questa acquisizione è un passo importante dato che Siderforgerossi migliora la sua posizione di leader nel mercato dei forgiati di grande diametro per l’energia eolica, sia per le applicazioni offshore che onshore. Siamo estremamente colpiti dall’efficienza della gestione di Euskal Forging, dalle relazioni con i clienti e dall’impareggiabile impegno nei confronti della qualità”.
Con sede ad Arsiero (Vicenza), Siderforgerossi è nato nel 2014 dalla fusione tra Metallurgica Siderforge srl di Cogollo del Cengio e Forgerossi spa di Arsiero e prima dell’ingresso di KPS Capital nel capitale faceva capo al management del gruppo e in particolare al presidente Gaetano Dal Corobbo e ai tre amministratori Lorenzo Canale, Roberto Pietrobelli e Marco Rossi.
Con sede in Veneto, nove siti di produzione in Italia e altri tre in India, Siderforgerossi è un produttore leader, verticalmente integrato, di laminati e fucinati, la cui capacità spazia attraverso l’intero spettro produttivo, tra cui laminazione ad anello, forgiatura a matrice aperta e a stampo chiuso. La società è specializzata in fucinati di grande diametro e serve principalmente i mercati finali dell’energia eolica, petrolio e gas, movimento terra e aerospaziale in Europa e India. Il gruppo ha chiuso il 2020 con 169,2 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 14,7 milioni e un debito finanziario netto di 13,6 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
KPS Capital ha acquisito il controllo di Siderforgerossi spa e di Immobiliare San Giorgio srl nel giugno 2021 attraverso il suo KPS Special Situations Mid-Cap Fund, fondo da un miliardo di euro gestito dai partner Pierre de Villeméjane e Ryan Harrison (si veda altro articolo di BeBeez).
Quello in Siderforgerossi è stato il secondo investimento del fondo in Italia nel 2021, dopo quello in Metra Holding (si veda altro articolo di BeBeez). Mentre tra il 2018 e il 2020, quando ancora era nel portafoglio di KPS, DexKo Global (oggi controllata da Brookfield Business Partners, si veda altro articolo di BeBeez) aveva acquisito il controllo di CBE Group, componenti elettronici e cablaggi per camper; Safim spa, società produttrice di sistemi di frenatura idraulici ed elettro-idraulici per mezzi pesanti e macchine agricole e da cantiere, e di Nordelettronica, produttore di componenti elettronici per veicoli ricreazionali, KPS contava circa 13,4 miliardi di dollari di asset in gestione alla fine dello scorso marzo.