di Paola Stringa
BKN301, società fintech della Repubblica di San Marino che sviluppa servizi di pagamento digitali, ha chiuso un nuovo round di raccolta di capitali. A pochi mesi dalla chiusura del primo round seed da 3 milioni di euro (si veda altro articolo BeBeez), il secondo, di serie A, ne ha raccolti 15, portando la valutazione della società a 63 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
Nell’operazione hanno agito come advisor legali di BKN301 gli studi Orrick e BNM, mentre gli studi Gianni & Origoni sede di Bologna nell’ambito della practice area dedicata al venture capital GOP4Venture e Allen & Overy hanno agito come advisor per gli investitori.
BKN301 è stata fondata nel 2021 da
Stiven Muccioli, imprenditore digital e fintech, fondatore di diverse startup tra cui
Ventis e la startup dello sport digitale
Golee (si veda qui uno
altro articolo BeBeez) nonché del fondo venture SM Capital, da
Federico Zambelli Hosmer, ex General Manager di PayPal Italia, e da
Luca Bertozzi, direttore finanziario, ex CFO di Ventis. Finora la startup ha raccolto in tutto
20 milioni di euro. Nata dall’acquisizione degli assets di
[email protected], precedente Istituto di Pagamento della Repubblica di San Marino, offre servizi innovativi di monetica agendo da unico istituto di pagamento del Paese.
Il round di serie A, al pari del precedente, è stato guidato dal fondo svizzero
Abalone Group (boutique finanziaria europea diversificata che aveva partecipato anche al
salvataggio di Melegatti (si veda
altro articolo di BeBeez) con una delle sue controllate. Ha inoltre partecipato. E’ inoltre entrato nell’azionariato
Azimut Digitech Fund, fondo di venture capital di
Azimut Libera Impresa nato nell’ambito di una partnership con
Gellify, che ha compartecipato al lancio di Forward Factory (si veda qui
articolo BeBeez). Altri partecipanti sono stati
CRIF, azienda leader nelle informazioni creditizie e di business information, analytics, servizi di outsourcing, nonché avanzate soluzioni in ambito digitale per lo sviluppo del business e l’open banking;
PayU, fornitore leader di servizi di pagamento online che opera in oltre 50 mercati emergenti e partecipata di
Prosus, gigante tecnologico quotato alla borsa di Amsterdam, che alla fine dello scorso maggio ha partecipato al round da 80 milioni di euro dell’indonesiana
Bibit (si veda
altro articolo di BeBeez);
GNB Swiss Investments AG, società di investimento di Zurigo; oltre che di
Federico Ghizzoni, già ad di
Unicredit e presidente della banca d’affari
Rothschild & Co. Italia,
Fabio Nalucci, fondatore e ceo della stessa Gellify, e infine
Gregorio Napoleone, co-fondatore e managing partner del fondo
Stirling Square di Londra.
Con le risorse raccolte la società ambisce a diventare l’operatore open-market e cross-border di riferimento nell’Open Banking e nei pagamenti digitali, portando le sue soluzioni sui mercati emergenti con focus su Africa, Medio Oriente ed Europa dell’Est, che presentano ampie prospettive di crescita.
Con questa nuova operazione sono entrati nel board della società Elisa Zafferani (presidente), per Banca di San Marino, Emanuele Cesarini, consigliere di Banca Agricola Commerciale S.p.A., Pietro Andrea Calandruccio per Abalone Group, Michele Giordani per Azimut Libera Impresa SGR S.p.A., Enrico Lodi, Managing Director di CRIF e Antonio M. Perdichizzi, Managing Director del Corporate and Investment Banking di Mediobanca.
Ha commentato Muccioli: “La chiusura di questo nuovo round e la fiducia di investitori di grande esperienza con profonda conoscenza del settore finanziario confermano la validità del nostro progetto che da sempre punta sui mercati ad alta crecita. Si tratta di un importante riconoscimento grazie al quale continueremo tramite il gruppo BKN301 a erogare servizi e soluzioni con integrazioni a elevati standard fintech, ai Paesi ad alto potenziale di sviluppo che, caratterizzati da un basso livello di bancarizzazione, possono trarre grandi benefici dall’adozione delle nuove tecnologie del settore bancario”.
Per Azimut Digitech si tratta del secondo investimento in meno di un mese. All’inizio di giugno il fondo ha infatti partecipato, assieme a
Cairo Communication e al
gruppo Rcs , al round da
oltre 10 milioni di euro della startup dell’home-fitness
Buddyfit (si veda
altro articolo di BeBeez).