Opa di William Hill sull’italiana Snai, con l’obiettivo di toglierla dalla borsa e fonderla con la controllata italiana del gruppo inglese? Negli ultimi giorni sono state recapitate presso le redazioni di alcuni giornali nazionali, tra cui quella di MF-Milano Finanza, che racconta la storia nel giornale in edicola da sabato 16 maggio, delle buste anonime contenti quello che sembra un documento a uso interno del corporate finance di William Hill, il colosso inglese delle scommesse quotato al London Stock Exchange.
Il documento (dal titolo in copertina “Project Snai”), è composto da una decina di pagine, è redatto in inglese secondo i più classici canoni della finanza e riporta un’analisi preliminare per la possibile opa.
Tuttavia i controlli condotti da MF-Milano Finanza hanno portato a concludere che , la soffiata si è rivelata una bufala, visto che di questa opa nessuno degli interessati è al corrente. Né Global Games, cioè il veicolo tramite il quale Investindustrial e Vei Capital (Palladio Finanziaria) controllano (67,2%) il gruppo italiano di giochi e scommesse quotato a Piazza Affari, né tantomeno il quartier generale di William Hill. Consob, intanto, avvertita dell’accaduto, ha a sua volta chiamato in causa l’Authority britannica Fca, e ora entrambe hanno tengono sotto controllo la situazione.
Detto questo, resta vero che un’operazione simile oggi su Snai avrebbe senso. Finalmente, infatti, la situazione del settore dei giochi in Italia è più chiara a livello di normativa e le multe comminate negli anni scorsi dalla Corte dei Conti sugli apparecchi da intrattenimento sono state pagate. Global Games ha acquistato Snai nel 2011 al prezzo di 2,36 euro. La società ora pronta per una nuova fase e non a caso proprio in questi giorni, a distanza di oltre tre anni dal primo tentativo, si sta fondendo con Cogetech/Cogemat (a sua volta controllata da Investindsutrial e da Orlando Italy) con l’obiettivo di creare primo polo quotato in Italia dedicato all’entertainment, leader nel mercato delle scommesse e co-leader nel segmento delle gaming machines (si veda altro articolo di BeBeez e la presentazione agli investitori).
Le due società hanno infatti annunciato nei giorni scorsi l’integrazione delle attività di Cogetech con quelle di Snai, attraverso un’operazione di aumento di capitale sociale di Snai che verrà sottoscritto apportando appunto le attività di Cogetech e che vedrà al termine Global games controllare al 55% la nuova entità, mentre gli azionisti di Cogetech ne controllerano il 38%. Un’operazione che ha quindi fornito una valutazione pubblica del valore d’impresa di Snai, oltre che di Cogetech, che potrebbe quindi essere preso facilmente come riferimento da parte di un big internazionale del settore che volesse entrare sul mercato italiano o aumentare il peso della sua presenza, come sarebbe nel caso di William Hill.
Il documento sospetto indica una valutazione per Snai di 6,7 volte l’ebitda 2014, pari a circa 710 milioni di euro, a fronte di ricavi per 527,5 milioni di euro, un ebitda di 105,9 milioni e un debito finanziario netto di 419 milioni. Il multiplo si colloca al di sopra di quello fissato come base per il concambio delle azioni Cogetech in Snai. Come noto, infatti, gli attuali azionisti di Cogemat deterranno nella nuova Snai una partecipazione composta da n. 71.602.410 azioni Snai di nuova emissione valorizzate in via indicativa tra 1,81 e 2,02 euro per azione, pari al 38% del capitale di Snai post aumento di capitale, a fronte di una preliminare valorizzazione (cioé equity value del 100% del capitale sociale) del gruppo Cogemat ricompresa in un range tra 130 e 145 milioni e quindi di un valore d’impresa (compreso il debito netto di 78 milioni) di 208-223 milioni. Quanto a Snai, queste cifre implicano un equity value, prima dell’aumento di capitale, compreso tra i 212 e i 237 milioni e quindi un entreprise value sarebbe tra i 631 e i 656 milioni, cioè 6-6,2 volte l’ebitda del 2014.