Private equity in lieve crescita a fine del 2015. Le performance dei fondi hanno visto una ripresa nel quarto trimestre dell’anno, anche se modesta e trainata, soprattutto, dal venture capital. A impattare sull’andamento del comparto il calo dei prezzi di energie e materie prime. Sono questi i principali risultati di GX Private Equity IndexSM, un benchmark per l’analisi comparativa delle performance del private equity (basato su un universo dati risalenti al 1980) realizzato da State Street Corporation, fornitore di servizi finanziari per investitori istituzionali (si veda altro articolo qui). Più nel dettaglio, secondo lo studio, nel quarto trimestre del 2015 l’indice ha registrato un rendimento complessivo del 1,11%.
“I fondi di private equity hanno registrato una modesta ripresa nel quarto trimestre, dopo un breve calo nel trimestre precedente”, ha detto Will Kinlaw, senior managing director e responsabile globale di State Street Associates, società di State Street Global Exchange. “Nel complesso abbiamo visto performance relativamente stabili negli investimenti di private equity negli ultimi anni. Il più grande driver del rimbalzo avvenuto nel quarto trimestre è stata la continua tendenza a una crescita impressionante da parte dei fondi di venture capital, che non hanno fatto registrare un rendimento negativo dal 2012”.
Come aveva chiarito una nota l’indice si basa su dati provenienti da limited partnership (partnership con responsabilità limitata al capitale versato) e rappresenta più di 2.000 miliardi di dollari di investimenti in private equity, per oltre 2.500 partnership di private equity al 31 marzo 2016.
“I rendimenti del private equity per il 2015 hanno registrato un rendimento del 6,55% negli Stati Uniti, rispetto ai rendimenti negativi degli indici S&P 500 e Russell 3000®”, ha proseguito Kinlaw.
Interessante notare che i fondi di private equity con focus sull’Europa hanno registrato un rendimento dell’1,94% nel quarto trimestre nonostante il contesto economico relativamente fragile. I fondi di private equity al di fuori di Stati Uniti ed Europa, principalmente costituiti da fondi dei mercati emergenti, rimangono piuttosto volatili, con una performance trimestrale del 3,63% nel quarto trimestre 2015, rispetto al -3,13% registrato nel terzo trimestre. “I prezzi in calo di energia e materie prime hanno continuato ad avere un impatto significativo sulle performance del private equity, e in particolare sul buyout di fondi nel 2015”, ha detto Anthony Catino, managing director della divisione di State Street dedicata agli investimenti alternativi. “Tuttavia abbiamo anche visto che alcune società di private equity stanno cercando opportunità per rilevare attività e intere aziende, con la speranza di approfittare delle valutazioni a buon mercato”.
Per approfondire il GX Private Equity Index: http://www.ssgx.com/peindex.