Si complicano le cose nella trattativa tra BC Partners e il gruppo cinese Suning, azionista di riferimento dell’Inter. L’offerta del fondo, che valuterebbe la squadra neroazzura meno dei 900-950 milioni di euro richiesti da Suning, è stata infatti giudicata troppo bassa, per cui i giochi si sono riaperti, con la possibilità per altri investitori di rientrare in partita. La famiglia Zhang, a capo del gruppo Suning, avrebbe infatti comunicato ieri in conference call ai due amministratori delegati del club, Alessandro Antonello Beppe Marotta, la decisone di declinare le avance di BC Partners. Che però non avrebbe ancora presentato un’offerta formale e che sarebbe ancora intenzionato a farlo entro la fine della settimana.
Ricordiamo che BC Partners ha ingaggiato come advisor nelle trattative con Suning il team della piattaforma britannica di crowdfunding sportivo Tifosy e cioé Gianluca Vialli (leggenda di Juventus, Sampdoria e Chelsea) e Fausto Zanetton (specialista nei settori media, tech e sport in Goldman Sachs e Morgan Stanley), insieme a Marco Re, ex direttore finanziario della Juve e oggi a capo della filiale italiana di Tifosy (si veda altro articolo di BeBeez)
L’Inter è come noto alla ricerca di capitali freschi per supportare il circolante e in prospettiva per rifinanziare i 375 milioni di euro bond in scadenza a fine 2022 e per questo Suning ha dato mandato a Goldman Sachs di sondare il mercato (si veda altro articolo di BeBeez). BC Partners aveva siglato un contratto di esclusiva a trattare che ormai è scaduto, mentre in lista d’attesa ci sono il fondo svedese EQT, gli americani Arctos Sports Partners e Ares Management Corporation e il fondo sovrano di Singapore, Temasek Holdings. E nelle ultime ore si parla anche di Fortress. Quest’ultimo, peraltro, è un investitore specializzato in debito e quindi potrebbe essere il candidato migliore per affiancare nell’operazione un private equity o un fondo sovrano come Mubadala, che è uno dei fondi sovrani dei Abu Dhabi, che a oggi ha 232 miliardi di dollari di asset in gestione e in Italia possiede una partecipazione in Unicredit e controlla Piaggio Aeropsace.
Fortress Investment Group, società americana controllata da Softbank, è comparsa spesso in occasione di grandi operazioni sul debito in Italia, anche in situaizoni distresses. Per esempio, su quest’ultimo fronte, nel gennaio 2020 aveva fatto un’offerta per il Gruppo Maccaferri (si veda altro articolo di BeBeez) e già da fine 2019 e inizio 2020 è uno dei fondi che sta studiando il dossier Montepaschi (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre Fortress aveva fornito 75 milioni di euro di finanza ponte ad Astaldi, sottoscrivendo insieme a King Street un bond supersenior a scadenza febbraio 2022 che è stato quotato al Third Market della Borsa di Vienna (si veda altro articolo di BeBeez). Quel bond nell’ottobre 2019 è stato poi ceduto interamente a Salini Impregilo, mentre a fine novembre ne è stato deliberato l’incremento sino a un massimo di 190 milioni. Sempre Fortress era stato uno dei nomi emersi come potenziali investitori in un’operazione di debito su Lega Calcio Serie A alternativa a quella studiata in termini di equity dalla cordata CVC-Advent-FSI (si veda altro articolo di BeBeez). In Italia Fortress possiede anche il 100% della società di gestione di fondi immobiliari Torre sgr. Lo scorso luglio 2020, infatti, Fortezza RE, controllata da Fortress e già titolare del 62,5% del capitale di Torre sgr, è salita al 100% dopo aver rilevato da Unicredit la sua partecipazione del 37,5% (si veda altro articolo di BeBeez).
Tornando all’Inter, ricordiamo che lo scorso agosto 2020 Inter Media and Communication spa, unico amministratore e gestore dei settori media, broadcasting e delle sponsorizzazioni di FC Inter , ha collocato bond per 75 milioni di euro che sono stati quotati alla Borsa del Lussemburgo (si veda altro articolo di BeBeez) e che hanno caratteristiche identiche a quelle del bond collocato per 300 milioni nel dicembre 2017 (si veda altro articolo di BeBeez).
Il tutto, appunto, mentre i conti dell’Inter soffrono. Già a fine ottobre il Consiglio di amministrazione, presieduto da Steven Zhang, aveva approvato il bilancio al 30 giugno 2020, con una perdita che era stata “solo” di circa 100 milioni grazie alla plusvalenza incassata per la vendita di Icardi (si veda altro articolo di BeBeez). E infatti poi l’assemblea di fine novembre aveva licenziato un bilancio 2019/2020 che evidenziava un calo dei ricavi di circa 45 milioni di euro, con il dato consolidato che si attestava a quota 372,4 milioni, con un ebitda pari a 14,5 milioni e una perdita di esercizio di 102,4 milioni (si veda qui il comunicato stampa).
Lion Rock Capital, con sede a Hong Kong, aveva rilevato il suo 31,05% di FC Internazionale Milano dall’indonesiano Erick Thoir nel gennaio 2019 per 150 milioni di euro, attraverso International Sports Capital spa (si veda altro articolo di BeBeez). Fondato nel 2011 da Daniel Kar Keung Tseung, uomo d’affari sino-americano, formatosi negli Usa a Princeton e Harvard, il fondo investe principalmente nei settori sportivo, e-commerce, alimentare e medico e nel suo portafoglio ha anche una partecipazione significativa in Suning Sports, a sua volta controllata dal colosso cinese del retail elettronico gruppo Suning della famiglia Zhang, che aveva comprato il 68,55% dell’Inter nel 2016 per 270 milioni di euro (il restante 0,4% del capitale fa capo ad altri azionisti minori).