di Alessandro Luongo
Stack Infrastructure , gestore gobale di infrastrutture che fa capo al fondo Usa IPI Partners, ha costituito una nuova divisione, Stack Emea, che unisce le due controllate Supernap Italia, partner per le infrastrutture digitali delle aziende più innovative al mondo, e la scandinava Digiplex (si veda qui il comunicato stampa).
STACK diviene in questo modo uno dei maggiori operatori di datacenter privati del mondo, contando su oltre 300 dipendenti attivi in 16 mercati di tre continenti. Al momento, inoltre, sono in fase di sviluppo più di 400 MW di capacità con un ulteriore incremento potenziale di 1.000 MW.
Il marchio STACK abbina così le consolidate esperienze locali e regionali a una dimensione e capacità globali cje gli consentono di servire le esigenze sia dei clienti globali che delle medie aziende.
Supernap Italia, società basata a Milano e specializzata nella progettazione, costruzione e gestione di datacenter in Italia, era stata acquisita nel marzo 2021 da IPI Partners, specializzato nell’acquisizione, sviluppo, leasing e gestione di infrastrutture digitali per conto di aziende tecnologiche di primaria importanza (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, il fondo Usa aveva rilevato da affiliate di Accelero Capital Holdings sarl il 100% di ACDC Holdings sarl, che a sua volta controlla il 78,74% di Supernap Italia mentre Supernap International sa controlla il restante 21,26%. A sua volta Supernap International è una partnership tra la statunitense Switch e ACDC Fund, veicolo sottoscritto da Orascom TMT Investments e Accelero Capital (si veda altro articolo di BeBeez). Nel contesto dell’operazione, l’assemblea degli azionisti di Supernap ha poi nominato un nuovo consiglio di amministrazione composto dallo stesso A’Hearn (presidente), Lauren Sullivan, Josh Friedman e Sherif Rizkalla. Nell’agosto successivo, poi, il fondo IPI Partners aveva comprato la svedese Digiplex, basata a Stoccolma (si veda qui il comunicato stampa).
Phil Koen, Presidente del Cda di STACK, ha commentato: “L’integrazione di Supernap Italia ci permetterà di unire le attività con sede in Europa, già di successo, e diventare un player globale delle infrastrutture digitali con risorse, capacità, e competenze di sviluppo ancora più ampie. Siamo sicuri che la combinazione delle nostre risorse e dei nostri team in tutto il mondo sotto un marchio unico ci fornirà un chiaro vantaggio competitivo sul mercato e un posizionamento premiante verso i clienti hyperscale ed enterprise”.
Matt A’Hearn, partner di IPI, ha aggiunto: “L’impegno che STACK sta dedicando alla crescita ed al rafforzamento del marchio per raggiungere il suo pieno potenziale, ci permette di guardare al futuro con entusiasmo. La competenza operativa, di sviluppo e di costruzione locale combinata con la portata e la dimensione globale sono caratteristiche particolarmente ricercate dagli hyperscaler e dalle imprese nel mercato attuale”.
Dell’espansione EMEA c’era già stato d’altra parte un segnale importante nel novembre 2021 con l’apertura del secondo data center a Siziano (Pavia), una nuova struttura costituita da due data hall indipendenti, che portava il campus attivo della società, già presente qui dal 2015, a 100.000 metri quadri e 40 MW di potenza (si veda altro articolo di BeBeez). Il sito di Siziano, il più avanzato del Sud Europa, è diventato operativo nel 2016. L’attuale struttura, che si sviluppa su 42 mila mq, ha richiesto un investimento da 300 milioni di euro. Secondo quanto riportato nel bilancio relativo all’esercizio 2019, il progetto prevede il breakeven già quest’anno e risultati positivi in crescita a partire dal 2024 (si veda altro articolo di BeBeez). Per finanziare questo progetto ricordiamo che Supernap Italia nel dicembre 2020 aveva quotato su ExtraMot Pro un project bond da 63 milioni di euro. Il titolo, in scadenza nel dicembre 2025, paga una cedola variabile pari al tasso euribor 6 mesi più 375 punti base (si veda altro articolo di BeBeez) nel quadro di un’operazione di finanziamento che prevedeva anche un finanziamento di Natixis, in cui la banca francese aveva agito in qualità di Sole Structuring Mandated Lead Arranger, Underwriter, Bookrunner e Agent (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione comprendeva, oltre al project bond, anche una linea di capex, una linea di liquidità e una linea IVA.
L’arrivo di IPI Partners al controllo di Supernap Italia ha accelerato il processo di crescita. Lo scorso maggio Supernap ha acquistato due terreni adiacenti al campus attuale, per 170 mila mq, su cui sorgeranno tre ulteriori data center per un totale di 35 MW di capacità addizionale (si veda qui il comunicato stampa), portando la superifice totale a 270 mila mq e la capacità totale della società nell’area di Milano a 75 MW, traendo vantaggio dalle eccellenti infrastrutture di telecomunicazioni ed energia che caratterizzano la zona. Il primo dei nuovi data center sarà operativo entro la metà del 2022.
Supernap Italia ha chiuso il 2020 con un fatturato di 17,1 milioni (da 11,2 milioni), generando un ebitda di 5,7 milioni (da 2,6 milioni) a fronte di un debito finanziario netto di 60,1 milioni (da 49 milioni).