I fondi di private equity Syntegra Capital Partners e Index Ventures Growth hanno cominciato ieri a cedere sul mercato quanto restava delle loro partecipazioni in Moleskine, il gruppo produttore e distributore dei noti taccuini, dopo la quotazione della primavera 2013 (si veda altro articolo di BeBeez).
Banca Imi, bookrunner incaricato dalla società per gestire il processo di accelerated bookbuilding ieri in serata, ha infatti annunciato che le due newco costituite da fondi ai tempi del buyout hanno avviato la cessione di 15 milioni di azioni ordinarie, pari al 7,07% del capitale sociale. Le azioni Moleskine saranno collocate presso investitori qualificati italiani e istituzionali esteri.
Le società veicolo in questione sono, come noto, Appunti sarl (che fa capo a Syntegra e che risulta in liquidazione volontaria) e Pentavest sarl (che fa capo a Index Ventures), le quali sino a ieri controllavano, rispettivamente, il 42,249% e il 7,581% di Moleskine (si vedano qui i maggiori azionisti secondo i dati Consob).
Secondo quanto riferisce oggi MF-Milano Finanza, della quota in vendita, circa l’85% sarà ceduta da Syntegra e il 15% da Index, con il risultato che Syntegra resterà al 36,24% del capitale e Index al 6,52%.
Appunti e Pentavest hanno poi convenuto un periodo di lock-up di 90 giorni con riguardo alla cessione di ulteriori azioni di Moleskine, salvo eccezioni standard per operazioni simili. Appunti e Pentavest prevedono di comunicare oggi in giornata i termini finali dell’offerta alla chiusura del collocamento.
Moleskine ha chiuso ieri a Piazza Affari con un guadagno dell’1,85% a 1,83 euro per azione, pari a una capitalizzazione di 388,29 milioni di euro. La società era stata prezzata a 2,3 euro per azione in ipo per una capitalizzazione di 490 milioni. Quel prezzo,però, sul mercato non è mai stato toccato e anzi il titolo il 22 dicembre 2014 ha toccato il suo minimo storico a 1 euro per azione, Da allora, però, il trend è cambiato in positivo e quest’anno il titolo ha registrato un’ottima performance.