“Ci sono tre offerte sul tavolo, due da parte di fondi di private equity e una da parte di Anima, ha confermato martedì 18 novembre l’ad della Banca Popolare dell’Emila Romagna, Alessandro Vandelli, a margine dell’esecutivo dell’Abi. “Tuttavia, fino alla prossima settimana non sarà affrontato l’argomento”, ha aggiunto l’ad, senza precisare se sul tema si riunirà il cda dell’istituto romagnolo (si veda qui MF Dow Jones).
Come noto, al momento le offerte pervenute agli azionisti di Arca sgr sono, oltre a quella di Anima sgr, quelle dei fondi Atlas Merchant Capital e Centerbridge. Tutte e tre le offerte valutano Arca tra 800 milioni e 1 miliardo di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Bper è uno degli azionisti di maggioranza di Arca con una quota del 19,99%, così come la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. La compagine azionaria delle partecipazioni sopra il 5% è completata con la Banca Popolare di Sondrio al 12,9%, mentre lo scorso agosto il Banco Popolare ha esercitato il diritto di recesso sulla sua quota del 19,9% del capitale detenuta direttamente e indirettamente (il 7,56% tramite la controllata Holding di Partecipazioni Finanziarie) per effetto di una ristrutturazione societaria della partecipata. L’operazione, però, deve essere ancora finalizzata.
Secondo gli analisti di Mediobanca, però, Bper è l’ago della bilancia. “Due degli azionisti, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, stanno cercando di uscire ma la Banca Popolare di Sondrio e Bper non sarebbero interessati a vendere le rispettive quote”, ha spiegato la banca d’affari. In particolare, Bper potrebbe aumentare la propria partecipazione fino al 40% della società di gestione del risparmio, diventando così l’azionista di maggioranza e per questo, secondo gli esperti, sarebbe difficile che l’istituto possa volere un altro istituto con una partecipazione rilevante.