Il minibond da 20 milioni di euro quotato a fine luglio all’ExtraMot Pro da Building Energy è stato sottoscritto per intero da Three Hills Capital Partners ed è uno dei tasselli di un’operazione più ampia che coinvolge il nuovo operatore di private equity e private debt londinese fondato da Mauro Moretti, ex partner di Hutton Collins con un passato in BC partners, che conta su un team che include anche i partner Leks de Boer, ex Hutton Collins, e Michele Prencipe, a sua volta ex Hutton Collins con un passato in Clessidra sgr. Lo ha scritto ieri MF Milano Finanza.
Three Hills ha investito sia tramite Three Hills Sicav-Sif (che nell’ottobre 2014 aveva annunciato il closing di raccolta a 100 milioni) sia tramite il nuovo veicolo Three Hills Decalia Sicav-Sif, tuttora in raccolta.
Fondata a fine 2010 dall’amministratore delegato Fabrizio Zago e da alcuni manager provenienti da grandi utility dell’energia internazionali, Building Energy è un produttore di energia indipendente da fonti rinnovabili con una pipeline complessiva di progetti in 24 Paesi di oltre 2.200 MW e asset generativi in costruzione nei prossimi due anni per oltre 430 MW.
Più nel dettaglio, ha spiegato Moretti, “Three Hills si è impegnato per un investimento complessivo di 35 milioni di euro. Di questi, 20 milioni sono stati investiti nel bond e altri 10 milioni verranno investiti in un ampliamento dello stesso bond previsto per fine anno. Con gli altri 5 milioni, invece, abbiamo sottoscritto un aumento di capitale in Building Energy, acquisendo il 7%, e abbiamo affiancato i manager nella loro holding, acquisendone una quota di minoranza”. Non solo. “Non escludiamo in futuro di investire ancora in Building Energy per supportarne l’ulteriore sviluppo, da soli o in coinvestimento con altri investitori”, ha aggiunto Moretti.
Quanto al bond a scadenza luglio 2020, il Documento di ammissione spiega che gli interessi cash del 2% all’anno da pagarsi semestralmente si sommano a un altro 2% all’anno da pagarsi cash ogni sei mesi, ma eventualmente pagabili con ritardo di 12 mesi, e a un altro 5% all’anno PIK, da pagarsi a scadenza.
L’operazione è stata curata da Intermonte e PwC e supportata dagli advisor legali Studio Chiomenti per Building Energy e Linklaters e Clifford Chance per Three Hills Capital Partners.
La società aveva annunciato nel giugno 2014 un aumento di capitale da 8,5 milioni di euro che era stato sottoscritto da Synergo sgr, già presente nella compagine societaria dal giugno 2013 e che era così salito al 32,2%. Contestualmente Building Energy aveva annunciato il lancio di un greenbond da 50 milioni di euro, ma aveva successivamente sospeso l’emissione. A seguito del nuovo aumento di capitale, Synergo sgr si è diluita al 30% e i manager sono scesi al 63%.
“Quando abbiamo pensato al greenbond l’anno scorso ci siamo presto resi conto del fatto che la nostra è una realtà particolare che va capita sia come settore sia come azienda, che opera in mercati difficili da valutare per i classici investitori in obbligazioni. Per questo abbiamo preferito rivolgerci di nuovo al private equity e in particolare a un operatore come Three Hills che ha potuto combinare uninvestimento di equity e debito”, ha detto Zago.
Il manager ha aggiunto: “La raccolta di nuove risorse contribuirà ad aumentare la flessibilità finanziaria dell’azienda e ad accelerare la crescita negli Stati Uniti, in Sudafrica e Est Europa. Ci siamo recentemente aggiudicati gare a livello internazionale per la realizzazione di uno dei più grandi impianti biomassa dell’Africa da 16MW, di un parco eolico da 140MW, di un mini-idroelettrico da 4.7MW in Sudafrica e del primo parco fotovoltaico da 10MW in Uganda. Nelle prossime settimane comincerà la costruzione di un parco eolico da 30MW in Iowa, della seconda fase degli impianti solari presso Cornell University nello stato di New York, oltre ad un impianto solare da 45MW in Panama” (scarica qui il comunicato stampa).