In una settimana caratterizzata dal ritorno dell’incertezza a llivello tassi, nel portafoglio di titoli del private capital pubblicato nella pagina Trading floor di BeBeez, in collaborazione con eToro, ha spiccato il volo Hamilton Lane (+9,8%), grazie ai conti del primo trimestre che nel caso del gestore di private capital di Philadelphia (poco piùdi 900 miliardi di dollari inn portafoglio) è l’ultimo dell’esercizio fiscale, per cui lo scorso 23 maggio è stato anche presentato il bilancio di esercizio (si veda qui il comunicato stampa). Un aumento rispetto al precedente esercizio del 22% delle commissioni di gestione, grazie anche a una crescita dell’11% degli asset in gestione, ha trainato i risultati del gruppo a un livello superiore alle stime degli analisti, tanto che il titolo ha battuto i massimi dell’ultimo anno, a 11,35 dollari, imitando in questo KKR che la scorsa settimana ha appunto battuto i massimi degli ultimi 12 mesi, toccando 104,8 dollari (si veda altro articolo di BeBeez).
Buon anche il progresso di Carlyle (+3,5%) sostenuto dall’annuncio, dato martedì 21, della chiusura del nuovo fondo di buyout sul Giappone, il quinto, da 490 miliardi di yen (si veda qui il comunicato stampa), circa 2,5 miliardi di euro, e di TPG (+3,1%). Quest’ultima ha beneficiato della notizia, risultante da una comunicazione inoltrata alla SEC lunedì 20 maggio, che lo stesso gestore texano, assieme al private equity di Hong Kong PAG, hanno dato mandato a JP Morgan di cedere sul mercato di Wall Street il loro 11,5% residuo del gigante della consulenza immobiliare Cushman Wakefield (C&W), di cui i due gestori avevano acquisito il controllo nel 2015 dalla Exor della famiglia Agnelli – Elkann, e che poi avevano ceduto gradualmente, prima in occasione dell’ipo di C&W nel 2018 e poi nel gennaio del 2023, restando appunto con l’11,5%. Rispetto ad allora il titolo C&W si è apprezzato del 40% raggiungendo gli 11,7 dollari.
A proposito di Exor, sta stabilmente trattando ad Amsterdam ai massimi dai livelli dell’ipo dell’agosto 2022, quando quotava attorno a 66 euro: venerdì 24 maggio ha chiuso a 105,04 euro, in progresso settimanale del 2,53%.
All’estremo opposto della classifica delle performance troviamo invece una serie di investitori in asset immobiliari, che tuttavia non sono stati protagonisti di veri e propri crolli, ma piuttosto di smottamenti. Si tratta infatti di titoli tra i più sensibili ai tassi di interesse dato il lungo orizzonte temporale dei loro investimenti. La rinnovata incertezza sui tassi, cui si accennava in apertura, innescata dalla pubblicazione degli ultimi verbali della Fed, dove si dà conto della mancanza di unanimità tra i vari membri del Fomc sulla possibilità che l’inflazione raggiunga effettivamente il 2% entro il 2024, non ha certo giovato ai corsi azionari di questi operatori. Nel caso di Blackstone Mortgage Trust (-5,6%), a questo trend si sono aggiunti risultati trimestrali inferiori alle attese degli analisti (qui per scaricare il report), che hanno innescato in settimana numerose vendite sul mercato.
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