La casa madre di WeWork, The We Company, ha annunciato il lancio di una nuova piattaforma di acquisizione e asset management immobiliare battezzata ARK con una dotazione di 2,9 miliardi di dollari. L’investitore immobiliare canadese Ivanhoé Cambridge, una sussidiaria di Caisse de dépôt et placement du Québec, ha sponsorizzato il progetto, investendo un miliardo di dollari nel fondo che rappresenta lo sviluppo della strategia real estate di We Work basata su WeWork Property Advisors, una joint venture creata nel 2017 con il private equity Rhone Capital. Non a caso, presidente di ARK sarà Steven Langman, uno dei fondatori di Rhone. Più nel dettaglio, il fondo andrà a comprare gli immobili attualemnte di proprietà del cofondatore Adam Neumann, nei quali WeWork ha le sue sedi e per i quali paga un affitto. Fino a oggi, WeWork ha adottato un approccio asset-light, utilizzando per la sua attività più che altro immobili in affitto, ma non di proprietà, se non in qualche raro caso. WeWork sta quindi assumendo un atteggiamento più competitivo nei confronti dei proprietari immobiliari fino a oggi considerati invece partner. Alla base del cambiamento di strategia risiede il fatto che WeWork si è resa conto del fatto che gli spazi di co-working creano valore per gli immobili che li ospitano. Sul mercato questo fatto viene definito “Effetto WeWork”. Per esempio, la sede di WeWork a Taylor Street a San Francisco valeva 18 milioni di dollari nel 2012. Un anno dopo, WeWork si trasferì. Alla fine del 2015, la proprietà valeva circa 27 milioni di dollari. Un esempio più recente è un edificio storico nel centro di Miami, dove WeWork è stata un inquilino per tre anni. L’edificio, 117 Northeast First Avenue, è stato acquistato per 25,5 milioni di dollari nel 2015 e nello scorso marzo è stato posto in vendita a 65,5 milioni di dollari. WeWork ha altri 12 anni di contratto. Se questo è vero, non sorprende affatto che l’azienda voglia godere in prima persona del valore fino a oggi apportato ai proprietari degli immobili che prendeva in affitto.
Il family office statunitense Marcus Investments sta lanciando il suo primo fondo immobiliare, Marcus RE Fund I, che si concentrerà sui centri di vendita al dettaglio nel Midwest degli Stati Uniti. Marcus punta a raccogliere 60 milioni di dollari da altri family office, consulenti, gestori patrimoniali e istituzioni (si veda Propertyfundsworld). Negli ultimi diciotto mesi Marcus, attraverso la sua divisione immobiliare interna, Berengaria Development, ha acquistato oltre 850 mila piedi quadrati (circa 80 mila mq) di immobili per un totale di oltre 125 milioni di dollari. L’azienda ha come target proprietà che sono considerate “A” nei mercati “B / B +” e ha trovato che questo approccio ha successo. La raccolta è già iniziata e dovrebbe concludersi il 1 ° ottobre 2019. “Siamo molto entusiasti come family office di iniziare la nostra prossima fase di attività di gestione patrimoniale. Riteniamo che il formato del fondo migliorerà la nostra capacità di creare valore”, ha commentato Chris Nolte, presidente di Marcus Investments.