Wise Equity, la sgr indipendente fondata nel 2000 a Milano da Paolo Gambarini e Michele Semenzato, è prossima a formalizzare un investimento in One Tag, società londinese dal cuore italiano che opera nella pubblicità digitale e in particolare la vendita di spazi pubblicitari online.
Secondo quanto scritto nei giorni scorsi dal Corriere della Sera, il fondo Wise Equity V, con 260 milioni di euro di dotazione, dovrebbe salire già dopo l’estate in maggioranza nell’ambito di un’acquisizione del valore d’impresa di circa 100 milioni di euro con gli imprenditori pronti a reinvestire.
I fondatori di One Tag, cioè Daniel Pirchio, Gianmario Ricciarelli, Alessandro Benedetti e Arnaldo Resega, sono da tempo alla ricerca di un investitore che li aiuti a strutturare l’impresa e cavalcare l’onda di un settore (quello della pubblicità online) in crescita a doppia cifra. Nei prossimi mesi One Tag punterà a espandersi sul mercato della pubblicità digitale della quale il 70% è intermediato da Google. Fondata nel 2015, One Tag si avvale di un’offerta tecnologica full-stack che comprende una SSP, una DSP e una DMP basate su un motore cognitivo in tempo reale: soluzioni che consentono di integrare, modellizzare e attivare in sicurezza i dati online e offline delle aziende in campagne digitali multicanale. OneTag, quindi, si propone a marchi e agenzie come una boutique dotata di una piattaforma full-stack, oltre a una Demand Platform cross-channel (cioè attiva su siti web, email, native, social network e motori di ricerca) completamente integrata. Tra le sue caratteristiche risalta la capacità di utilizzare i dati di aziende e consumatori in modo sicuro e corretto.
One Tag ha chiuso il 2021 con ricavi per 18 milioni di euro ma ha da poco rivisto al rialzo da 68 a 90 milioni di euro le stime per quest’anno.
Una recente ricerca dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, ha confermato il canale digitale come il primo media in Italia con una quota di mercato del 46% con la TV al secondo posto con il 40% (si veda qui il comunicato stampa). In questo ambito, il programmatic advertising lo scorso anno ha raccolto 716 milioni di euro, in crescita del 22% rispetto all’anno precedente. Anche quest’anno il mercato del programmatic advertising si avvia verso il segno più: le previsioni dell’Osservatorio parlano di una crescita compresa tra l’8 e il 10%, che potrebbe portare il valore del comparto a toccare quota 790 milioni di euro, con un aumento in valore assoluto di circa 80 milioni.
Per Wise Equity è un momento propizio nel mondo del’hi-tech. Ricordiamo infatti che lo scorso luglio Innovery, multinazionale italiana leader nella cybersecurity (controllata da Wise Equity IV), si è impegnata ad acquisire il 100% della spagnola Open3S, società che si distingue per un approccio innovativo ad alta affidabilità tecnologica, attiva nella cybersecurity, data analytics e infrastrutture (si veda altro articolo di BeBeez). Con questa operazione, Innovery si è rafforzata in quel mercato dove è presente dal 2008, consolidando ulteriormente il posizionamento nell’ambito della gestione della sicurezza informatica a livello internazionale. Nello specifico, grazie alle competenze di Open3S, al suo team multidisciplinare, e al suo vasto portafoglio di clienti, Innovery sarà in grado di aumentare la propria offerta sul mercato iberico. dove attualmente offre soprattutto soluzioni B2B in ambito e-business per gruppi bancari, nazionali ed esteri.
Dall’ingresso del fondo Wisequity IV nel capitale nel giugno 2019, con il 69% (si veda altro articolo di BeBeez), Innovery ha condotto una campagna di M&A piuttosto decisa. Ha infatti già condotto quattro acqusizioni solo in Italia. Nel settembre 2020 ha rilevato N.B. Service, società con sede a Torino specializzata in servizi e soluzioni di cybersecurity e network e data communication (si veda altro articolo di BeBeez e qui il comunicato stampa). A vendere era stato l’amministratore delegato Davide Bocchino, che ha mantenuto la direzione della società. Nata nel 1983 per promuovere sul mercato prodotti e soluzioni in ambito networking e data communication, N.B. Service è stata una delle prime aziende in Italia a proporre sul mercato privato le reti in fibra ottica.
A febbraio scorso, invece, Aleph srl, un’altra azienda del Comasco controllata dal fondo Wisequity IV operante nella stampa digitale, ha incassato un prestito green quinquennale di 1 milione di euro da Unicredit (si veda altro articolo di BeBeez). Il finanziamento, che rientra nel programma Futuro Sostenibile della banca, è finalizzato a implementare politiche aziendali per riduzione o compensazione di emissioni dirette e indirette di anidride carbonica e gas serra nei processi produttivi e programmi di formazione sulla cultura della sostenibilità del gruppo.