Il 2015 è stato un anno scoppiettante per Wise sgr, che nel corso dell’anno ha portato a termine tre investimenti, due cessioni e una quotazione. Mentre a breve è atteso il closing della raccolta, davvero sprint, di Wisequity IV.
MF-Milano Finanza in edicola lo scorso 19 dicembre, infatti, ha rivelato che a solo un mese dal lancio ufficiale della raccolta l’sgr fondata da Paolo Gambarini e Michele Semenzato ha già ottenuto impegni di investimento superiori ai 200 milioni del target e l’annuncio del closing è atteso per la fine del prossimo gennaio. D’altra parte non sorprende che gli investitori abbiano manifestato tanto interesse. Il terzo fondo, Wisequity III, che nel 2010 aveva raccolto 180 milioni, tenendo conto dell’ultima operazione (l’acquisizione della maggioranza di Controls, si veda altro articolo di BeBeez) è quasi completamente investito, e soltanto con i due cicli completati quest’anno con le cessioni, ha restituito agli investitori già il 92% del capitale investito, per un Irr del 47% annuo.
Le società cedute sono state JK Group-Kiaan (inchiostri speciali per la stampa di prodotti tessili e industriali, in coinvestimento con Alcedo sgr, ceduta alla multinazionale americana Dover) e Eidos Media (sviluppo di piattaforme digitali per l’editoria, investimento congiunto con Aksìa Group, venduta a Hg Capital).
Il terzo fondo ha poi in portafoglio ancora sette partecipazioni (Controls; le farmaceutiche Ph&T e Ntc sotto l’unica holding Valenmedica; Colcom, Primat, Biolchim e Alpitour), per un Irr medio (dato dai disinvestimenti più le partecipazioni ancora in portafoglio) superiore al 40%.
E non basta, perché quest’anno Wise ha lavorato anche sul fondo due, cedendo Spii e Pitagora e un terzo della partecipazione nell’agenzia per il lavoro OpenjobMetis, da poco sbarcata a Piazza Affari. L’anno scorso, invece, il secondo fondo aveva venduto la quota in Mar-Ter e quella in Eurodifarm, mentre restano in portafoglio le partecipazioni in Stroili Oro, Boglioli, Banca Itb e ancora una quota di Openjob.
Tutta questa attività, oltre che alti ritorni e successo di raccolta, ha fruttato a Wise sgr anche il premio internazionale Best Italian Lbo Fund da parte di Private Equity Exchanges & Awards. Insomma, Galmarini, Semenzato e gli altri partner (Valentina Franceschini, Stefano Ghetti, Fabrizio Medea e Roberto Saviane), che peraltro il mese scorso si sono comprati da Banca Popolare di Milano anche il 20% della sgr non in loro possesso, possono dirsi soddisfatti.