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Abitare In, società quotata all’Euronext Star di Borsa Italiana e attiva nello sviluppo residenziale a Milano, ha capitalizzato l’investimento nell’area di via Cadolini (ex sede della Plasmon) nella zona dello Scalo Porta Romana a Milano effettuato due anni fa, cedendo l’attività di sviluppo per 72 milioni di euro a Supernova, primario player della rigenerazione urbana che intende portare avanti il progetto per la realizzazione di un complesso immobiliare “Mixed Use” (si veda qui il comunicato stampa).
Per gli aspetti legali dell’operazione, AbitareIn è stata assistita dallo Studio ADVANT Nctm mentre Supernova è stata affiancata da Belvedere Inzaghi & Partners.
Abitare In aveva rilevato nel 2020 il sito nell’area di Scalo di Porta Romana a Milano per 16,1 milioni di euro(si veda altro articolo di BeBeez), prezzo pattuito al quale va aggiunto un earn out massimo di 6 milioni di euro, legato ai risultati economici che la società acquirente avrebbe conseguito in seguito all’operazione di sviluppo immobiliare con lavori di bonifica tuttora in corso.
Infatti, l’ultimo accordo preliminare per la vendita, avvenuto per il tramite di una società interamente controllata da Abitare In, prevede che la sottoscrizione del contratto definitivo avvenga soltanto tra il terzo e quarto trimestre 2023 a seguito della certificazione di avvenuta bonifica.
L’operazione di via Cadolini interessa un’area di circa 31.000 mq di SL (Superficie Lorda) e AbitareIn, prima della cessione, ha svolto una significativa attività di sviluppo sia dal punto di vista urbanistico, sia da quello del risanamento ambientale, poiché il sito, molto inquinato, era caratterizzato da edifici industriali di grandi dimensioni abbandonati da anni, con un’ingente presenza di diversi contaminanti oltreché di amianto. AbitareIn ha avviato l’operazione ex Plasmon nel 2018, data dell’acquisto. portando a termine un’attività di rigenerazione con grandi benefici per la città, ma anche con un rilevante ritorno di tipo economico.
Abitare In è stata fondata da Luigi Francesco Gozzini (attuale presidente) e Marco Claudio Grillo (amministratore delegato) ed è quotata sulla Borsa di Milano dall’aprile 2016. La società realizza solo progetti di rigenerazione urbana a destinazione residenziale. Punto di forza del modello AbitareIn è la messa a punto di una strategia di marketing che consente che le unità immobiliari siano vendute prima dell’avvio dei lavori di costruzione. Oggi è controllata da Gozzini (22,69%), Grillo (17,79%), Gaudenzio Roveda (10,41%), Norges Bank (3,57%) e partecipata da Kairos Partners (4,80%), mentre il flottante è del 40,74% (si veda altro articolo di BeBeez).
Abitare In ha chiuso il terzo trimestre dell’esercizio 2021-2022 (al 30 giugno) con ricavi consolidati pari a 103,8 milioni di euro, dai precedenti 90,8 milioni di euro riportati nel medesimo periodo dell’esercizio precedente, mentre il debito netto si è attestato a 108,8 milioni di euro rispetto a 75,1 milioni di euro di un anno prima (si veda qui la trimestrale).
Sempre al termine del primo semestre del medesimo esercizio fiscale, Abitare In aveva un portafoglio ordini di 297,4 milioni di euro e a fronte di ricavi per 19,3 milioni di euro derivanti dalla vendita di immobili e un EBITDA di 12,9 milioni di euro, oltre a progetti in pipeline per 296.000 mq. A fine giugno tra i cantieri avviati e in fase di definizione vi erano Milano City Village, Trilogy Towers e Palazzo Naviglio e i lavori preparatori di Lambrate Twin Palace, BalduccioDodici, Porta Naviglio Grande, Savona 105 e NoLo. Successivamente alla chiusura del periodo, il gruppo ha continuato nelle proprie attività operative sulle aree della pipeline, sia su quelle con attività cantieristiche già iniziate sia su quelle in stadio meno avanzato. L’attività di sviluppo propedeutica alla realizzazione degli immobili è infatti un’attività che il Gruppo svolge in modo continuativo, avendo una pipeline di 22 aree in diversi stadi.
Quanto, invece, alle altre aree in sviluppo, su alcune di queste sono attualmente in corso le attività di tipo urbanistico, volte all’ottenimento dei titoli autorizzativi, su altre sono già state avviate (o concluse) le attività di bonifica e demolizione, su altre ancora sono in corso le gare d’appalto per l’affidamento dei lavori di costruzione. A tale proposito, alla fine del mese di luglio, è stato affidato l’appalto dei lavori del progetto di Porta Naviglio Grande all’impresa di costruzioni Chianese Group srl.