Venti miliardi di euro in finanziamenti a medio-lungo termine, utilizzabili entro il 2017, per lo sviluppo di iniziative immobiliari con particolare attenzione all’avvio di nuove iniziative edilizie, alla valorizzazione/riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente e all’acquisto della prima casa da parte dei giovani e delle famiglie è il contenuto del l’accordo siglato ieri a Roma dal presidente dell’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) Claudio De Albertis e da Stefano Barrese, responsabile Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo (scarica qui il comunicato stampa).
L’accordo ha come obiettivi accesso al credito delle imprese di costruzione, agevolazioni nell’acquisto delle abitazioni, riqualificazione dei centri urbani e infine estensione del progetto Casa Insieme, nel cui ambito Intesa Sanpaolo ha già aiutato le imprese di costruzione a liquidare l’invenduto attraverso una serie di iniziative di co-marketing e di agevolazioni finanziarie. Grazie a Casa Insieme lo scorso anno sono stati erogati oltre 10 miliardi di euro di mutui alle famiglie, con una crescita che continua anche nel corso del 2016 testimoniata da una quota di mercato del 30,2% misurata al primo trimestre.
La seconda fase di Casa Insieme punta ad estendere a un numero più elevato di cantieri le relative opportunità, ampliando l’orizzonte temporale degli interventi e mettendo a disposizione delle imprese di costruzione, dove possibile, i servizi di intermediazione immobiliare di Intesa Sanpaolo Casa, la società nata nel 2015 che gestisce una rete proprietaria di agenzie immobiliari (si veda altro articolo di BeBeez).
Le imprese Ance, finanziate da Intesa Sanpaolo, verranno quindi accompagnate e seguite durante l’intera vita del cantiere, dalle prime fasi di avvio dell’iniziativa fino alla commercializzazione e diretta relazione con l’acquirente della singola unità immobiliare, mentre le associazioni territoriali di Ance affiancheranno la banca nel processo di selezione dei nuovi cantieri, anche con l’obiettivo di riqualificare l’ampio patrimonio immobiliare urbano in termini di abitare sostenibile, green e infrastrutture.
Con il nuovo accordo viene previsto e attivato un tavolo congiunto dedicato all’individuazione di nuovi criteri di misurazione delle potenzialità qualitative delle imprese di costruzione, dal management alla commerciabilità del cantiere, dalla qualità delle finiture alla location, dalla classe energetica fino ad altri elementi intangibili collegati all’immobile. Ance provvederà a diffondere alle imprese associate una metodologia di autovalutazione, sviluppata in collaborazione all’Università di Parma, che consenta maggior trasparenza e omogeneità nella presentazione dei progetti, facilitando la banca nei suoi processi di valutazione.
Tra gli altri obiettivi previsti dall’accordo, anche la valorizzazione delle specificità dei singoli territori tramite l’organizzazione congiunta di incontri, il coinvolgimento delle strutture locali di Ance e Intesa Sanpaolo e l’individuazione di “referenti territoriali per l’attuazione” dell’accordo.