Artisa Group AG, società svizzera di sviluppo immobiliare attiva sul mercato interno ed europeo e fondata nel 1968 da Franco Artioli, ha siglato un contratto preliminare per l’acquisto dell’edificio situato in via Turati 38 a Milano, suddiviso in sei piani per una superficie complessiva di 2.850 mq attualmente adibiti a uffici (si veda qui il comunicato stampa di Artisa).
L’edificio, che oggi ospita tra l’altro la sede della società di wealth management Olympia e quella della galleria d’arte Federico Rui, manterrà l’attuale destinazione d’uso preservando la parte fronte strada, mentre la porzione che affaccia sulla corte interna sarà interamente riqualificata grazie a un progetto che prevede anche la realizzazione di un parcheggio interrato meccanizzato. I lavori, della durata prevista di 24 mesi, prenderanno il via a inizio 2024.
Si tratta del secondo investimento di Artisa in Via Turati in poco più di un anno. Nel febbraio 2021, infatti, il gruppo aveva acquisito l’edificio al civico 32, una torre di 12 piani, progettata da Achille e Pier Giacomo Castiglioni e da Luigi Fratino e inserita nel Palazzo della Permanente, con 5.000 mq di spazi per uffici. I lavori di ristrutturazione partiranno a breve (si veda altro articolo di BeBeez). L’acquisizione si è poi conclusa nell’ottobre scorso, con Unicredit che ha erogato un finanziamento di 24,5 milioni a supporto dell’operazione (si veda altro articolo di BeBeez). Anche in quel caso Artisa ristrutturerà gli spazi per uffici che si sviluppano su una superficie di 5 mila metri quadri.
Fondata nel 1968, Artisa Group è una società svizzera di sviluppo immobiliare attiva sul mercato domestico ed europeo. Nei suoi progetti analizza le tendenze immobiliari, intercetta le esigenze di vita delle persone e le soddisfa proponendo loro spazi abitativi che mantengano nel tempo un elevato valore aggiunto. Con 135 collaboratori, 8 sedi a Zugo, Zurigo, Lugano, Losanna, Francoforte, Milano, Praga e Parigi, il Gruppo concentra il proprio business nei settori Micro e Senior Living.
Matteo Monferini, Country Manager di Artisa Developer Italia, ha dichiarato: “Acquisire edifici in zone centrali, di prestigio e ben collegate è parte integrante della nostra filosofia, che ben si sposa con l’attuale richiesta del mercato milanese, orientata verso uffici di rappresentanza, nel cuore della città. Sotto la spinta del lavoro agile, il settore direzionale è in continua trasformazione: grazie alla nostra capacità di adottare approcci innovativi, anche qui in via Turati 38 offriremo soluzioni in grado di soddisfare le nuove esigenze che stanno emergendo”.
Ricordiamo che lo scorso febbraio Artisa ha siglato un contratto preliminare per l’acquisto dell’edificio situato in via Bagutta 20 a Milano: 6 piani fuori terra e 2 interrati, per una superficie complessiva di 3.000 metri quadrati, attualmente adibiti a uffici. A vendere, per 35,5 milioni di euro, è il fondo Opportunità Italia, gestito da Torre sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Il palazzo è la ex sede legale di Risanamento spa ed era a suo tempo di proprietà delle holding di Luigi Zunino (Tradim, Nuova Parva e Zunino Investimenti Italia). Il progetto di Artisa prevede ora la completa riqualificazione dell’immobile, che ospiterà uffici e spazi commerciali. L’inizio dei lavori, che avranno una durata di circa 12 mesi, è previsto per il secondo semestre di quest’anno.
Sempre a Milano, nel marzo 2021, Artisa aveva invece firmato il contratto preliminare per l’acquisizione di un lotto di 3.500 mq in via Alzaia del Naviglio Grande 118 a Milano, con un investimento di 18 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). L’obiettivo della società è realizzare nell’area il secondo complesso City Pop italiano dopo quello in viale Monza, sempre a Milano (si veda altro articolo di BeBeez). Si tratta di un nuovo concetto abitativo, imperniato sulla locazione per brevi periodi, da quattro a 52 settimane, di micro-appartamenti, che vanno dai 25 ai 60 mq, sviluppato per rispondere alle mutate esigenze della società in termini di mobilità, comodità, flessibilità e innovazione tecnologica.